Adagiato in un dolce paesaggio nel nord del Campidano, è il paese dei portali: in centro ne ammirerai varie decine di alto valore architettonico. Simala è un piccolo centro di 350 abitanti dell’alta Marmilla, sorto in una fertile valle dove si coltivano cereali, legumi, frutta vigne e ulivi, attraversata dal rio Mannu. Era chiamato il ‘fiume sacro’: scorre, tra pioppi, salici e canneti, in un’area sacra prenuragica con al centro un menhir, legata al culto delle acque. È la principale testimonianza neolitica di un territorio alle porte del parco del monte Arci e ai suoi giacimenti di ossidiana, ‘oro nero’ preistorico del Mediterraneo. Numerosi i resti dell’età del Bronzo: la tomba di Giganti di Piscina Craba e una decina di nuraghi. Dopo la conquista romana il territorio fu densamente abitato, come dimostrano vari insediamenti, e sfruttato per estrazione e lavorazione di piombo e argento: da qui passava la strada da Neapolis a Uselis, di cui vedrai le tracce. La maggiore eredità romana è la villa rustica di Gemussi, dotata di impianto termale con mosaici e decorazioni. Significativo è il cimitero paleocristiano di santu Sadurru.