Un viaggio tra preistoria e natura in un piccolo borgo incastonato tra dolci colline coltivate a cereali, ulivi, vigne, mandorli e orti. Siddi, oggi popolato da circa 600 abitanti, ha forse origine romana, lungo la via del grano, da Usellus a Calaris. La prima attestazione documentale risale al 1346, indicato come Silli, forse dal latino volgare casilli, ‘gruppo di piccole case’. Il paese è caratterizzato da strette vie su cui si affacciano case ‘a corte’, con mura in ladiri, portali monumentali e colorati murales. In casa Steri, risalente al Seicento, è allestito il museo delle tradizioni agroalimentari, che documenta consuetudini, saperi e sapori delle comunità della Marmilla. Per gustare le prelibatezze locali, l’occasione giusta è ad agosto, con il festival regionale del buon cibo Appetitosamente. Altra esposizione da non perdere è il museo ornitologico della Sardegna, unico nel suo genere, con una collezione di centinaia di uccelli, stanziali e migratori, che popolano gli habitat sardi. All’ingresso del borgo troverai la chiesa di San Michele arcangelo, del secondo XIII secolo: è il santuario romanico più piccolo dell’Isola, con pianta a due navate e un’unica abside.