Il legame è eterno, rinnovato ogni anno da un rito identico da secoli: 15 giorni dopo Pasqua, il simulacro di sant’Antioco, partendo dalla chiesa, sul punto più alto del paese, viene condotto in processione per la città. Nonostante l’antica Sulcis col suo porto, fosse sede episcopale dal 484, la prima menzione della basilica di sant’Antioco è del 1089, quando il giudice di Cagliari la donò ai frati vittorini di Marsiglia. In origine era cruciforme. Oggi la pianta è longitudinale, con aula a tre navate e altrettante campate, abside centrale e transetto largo quanto l’aula. Sono state aggiunte due navate laterali anch’esse con absidi. Il cambio strutturale ha impegnato gli storici dell’arte in varie chiavi di lettura del monumento, identificato come luogo del martirio di sant’Antioco, nato in Mauritania ed esiliato nell’Isola.