Nella splendida isola di Sant’Antioco, abitata sin dal III millennio a.C., come confermano le domus de Janas di Is Pruinis, i fenici, in pacifica convivenza con le popolazioni nuragiche, attorno al 770 a.C. fondarono Sulki (poi Sulci), da cui deriva il nome del territorio sud-occidentale sardo. I suoi traffici andavano dalle coste mediorientali alla penisola iberica, dal Nord Africa all’Etruria. A Sulky giunsero genti da madrepatria fenicia e colonia di Cartagine e suppellettili da commerci con greci ed etruschi. Divenuto uno dei maggiori centri fenici, nel 520 a.C. passò ai cartaginesi. La conquista punica portò un periodo di crisi, ma Sulci rifiorì grazie a posizione del porto ed enormi risorse del territorio, tra cui l’argento.