Un altopiano accogliente e scenografico ha visto succedersi nel corso dei millenni varie civiltà a partire dal Neolitico. Dai suoi 270 metri d’altezza è verosimile che i popoli che lo abitarono il villaggio di Iloi - prenuragico, poi nuragico - controllassero il territorio, allora attraversato da numerosi fiumi, molto probabile che vi celebrassero misteriosi riti ed è certo che vi seppellissero i loro defunti, lasciando preziosissime tracce. Il sito, oggi parco archeologico, dista appena due chilometri da Sedilo e domina l’antica valle del fiume Tirso, con vista panoramica sulla sponda nord-occidentale del lago Omodeo.

A prendere la scena all’interno del parco è il nuraghe complesso, una struttura a tre torri, alla quale si addossa un corpo trapezoidale, che forse rappresenta il nucleo originale dell’impianto, tanto che si ipotizza si trattasse di un nuraghe a corridoio, datato tra fine Bronzo antico e inizio del medio. L’edificio trilobato, invece, è stato realizzato in più fasi, fino al Bronzo finale, e ha un andamento concavo-convesso.