Si adagia in un tratto pianeggiante, ondulato qua e là da basse e fertili colline, fra cui i monti Zara e Agutzu. Ussana è un importante centro agropastorale di quattromila e 200 abitanti della parte meridionale del Campidano, al confine col Parteolla. Il paese conserva case campidanesi, costruite in ladiri (mattoni di fango e paglia), con la caratteristiche lolla, loggiato porticato attorno al cortile interno, e con ampi portali. Al centro sorge la parrocchiale di san Sebastiano martire, di forme barocche, nata su un edificio del XV secolo. In un colle alla periferia dell’abitato, si erge la chiesa di san Saturnino, il cui impianto originario, più volte rimaneggiato, risale a inizio XII secolo. Presenta due navate divise da arcate in conci di calcare, che poggiano su tre colonne, i cui fusti sono di epoca romana, così come due capitelli corinzi (prima metà del I secolo d.C.). Non solo, all’interno custodisce il più rilevante reperto romano scoperto a Ussana, un sarcofago di marmo del III secolo d.C., con ricca decorazione scultorea sul fronte e ai lati, destinato in origine ad accogliere i resti di una giovane patrizia.