L’erosione di acqua e vento nel corso dei millenni ha conferito forme bizzarre e scenografiche ai suoi massi granitici, che sembrano quasi sospesi, imbiancati dalla neve d’inverno, splendenti di tutte le tonalità di verde nel resto dell’anno. Il monte Limbara si erge imponente nel nord-est dell’Isola, già soprannominato dai romani limes Balares, perché segnava il confine tra Gallura, abitata dai corsi, e Monteacuto e parte orientale del Logudoro, abitati dal popolo ‘romanizzato’ dei Balari. Il territorio del massiccio rientra in quattro Comuni: i versanti settentrionale e nord-occidentale sono di Tempio Pausania, quello orientale di Calangianus, quello meridionale di Berchidda, il sud-ovest fa parte di Oschiri.