Trenta nuraghi e dieci tombe di Giganti in 37 chilometri quadrati: è la densità delle eredità risalenti all’età del Bronzo che ha fatto sì che fosse attribuito a Cabu Abbas, zona del Logudoro-Meilogu dove sorge Torralba, l’appellativo di ‘valle dei nuraghi’. Su tutte le testimonianze protostoriche spicca il Santu Antine e sui reperti di scavo provenienti dal più imponente complesso nuragico, insieme a su Nuraxi di Barumini, si basa l’esposizione del museo della valle dei nuraghi.

Il museo torralbese si articola in due sezioni, archeologica ed etnografica. La prima occupa quattro sale e il giardino-lapidario e ricopre un arco temporale che parte dalla preistoria per giungere fino al Medioevo.