Si adagia ai piedi del granitico monte Linas, in un parco naturale multiforme e incontaminato, che comprende anche il massiccio calcareo del Marganai, l’altopiano di Oridda e la rigogliosa foresta di Montimannu. Gonnosfanadiga, paese di quasi settemila abitanti, sorge in una delle terre emerse più antiche d’Europa (300 milioni di anni fa): cime selvagge, profonde gole e pareti scoscese. Tra i picchi di granito rosa e grigio del Linas, solcati da torrenti e cascate, verdeggiano boschi di lecci, sugherete, tassi e macchia mediterranea, habitat di specie rare, come cervo sardo e aquila reale. Una rete di sentieri vi si addentra: farai escursioni a piedi, in mountain bike e a cavallo. Il paesaggio montuoso si associa a ricchi giacimenti, sfruttati dall’Antichità fino agli anni Sessanta del XX secolo. Restano affascinanti architetture industriali, varie miniere dismesse, tra cui in particolare quella di molibdenite di Perd’e Pibera, oggi bellissimo parco.