Una tappa del Cammino di Santu Jacu, percorso spirituale che tocca i luoghi devoti a San Giacomo maggiore, sorge nel piccolo borgo di Nughedu Santa Vittoria, e rivela solo pochi indizi della sua storia: due date incise all’interno, mentre un’altra fonte è andata perduta. Fascino e mistero aleggiano in egual misura nella chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo, in stile gotico-aragonese, costruita utilizzando la trachite rossa. Vittorio Angius trascrisse il contenuto di un’epigrafe, allora conservata nel coro e oggi scomparsa, la quale menzionava il nome del ‘procuratore’ e l’anno 1634, probabilmente riferito alla fine dei lavori di costruzione dentro il santuario. La stessa data si rileva nella chiave di volta del presbiterio, mentre in facciata, all’interno di uno scudo che campeggia nel timpano del portale, si legge la data 1674. Per alcuni, però, si tratterebbe di una ricostruzione di un edificio già presente nel XVI secolo.