Tra le insenature della laguna di Marceddì e lo stagno di San Giovanni, dove un tempo regnava Neapolis, città fondata dai fenici, occupata dai punici, poi centro romano e bizantino, sorge Terralba, cittadina del Campidano di Oristano, da cui dista 25 chilometri. Nota per angurie gavina e cantina sociale (istituita nel 1948), che produce monica e nuragus, con oltre diecimila abitanti è il secondo centro più popoloso dell’Oristanese. I due stagni, ecosistema protetto di 1800 ettari, ospitano oltre 5000 uccelli. Vi nidificano specie rare come airone rosso, falchetto di palude, fenicottero rosa e pollo sultano. Molteplici le varietà ittiche: da sempre vi è praticata la pesca. Dalla borgata di Marceddì, a dodici chilometri dalla città, arrivano anguille, muggini, arselle e cozze (nieddittas). Il villaggio, impreziosito dal museo del mare, si anima dopo Ferragosto in occasione della sagra della Madonna di Bonaria, con processioni a terra e nello stagno.