Un silenzio e una quiete assoluti, rotti soltanto da qualche ronzio e muggito, boschi fitti e incantati, con tutte le tonalità del verde. A poco più di sette chilometri da Burgos si distende una vasta foresta che racchiude da un lato vestigia di un lontanissimo passato come la mastodontica reggia del nuraghe Costa e il più ‘contenuto’ nuraghe Erismanzanu, dall’altro un moderno centro ippico, un tempo centro di allevamento governativo. Oggi a Foresta Burgos, oltre a varie razze di cavalli, in particolare l’anglo-arabo-sardo e il pony sardo, vivono esemplari di asini albini, dato che quelli del parco nazionale dell’Asinara sono destinati a estinguersi vivendo assieme agli asinelli grigi.

Il vecchio centro di allevamento è un piccolo villaggio fantasma circondato da edifici desolati, rivestito da un’atmosfera particolare, dalla luce intensa ma a tratti spettrale. Questo selvaggio angolo di montagna è stato un tempo ‘vivo’. I primi insediamenti moderni sorsero a fine XIX secolo, con una piccola azienda agricola. Poco più tardi il regio esercito scelse l’area per l’allevamento dei cavalli per polizia e carabinieri. L’istituzione avvenne nel 1906 e pochi anni dopo qui si preparavano i cavalli per affrontare gli scenari bellici della Grande Guerra. Da qui partirai per interessanti escursioni in sentieri nei boschi, solcati dai militari.