A 600 metri d’altitudine, ai margini della giara cui dà nome, Serri è nato, secondo tradizione, dalla fuga degli abitanti della vicina città romana di Biora per un’epidemia di peste. Il piccolo centro agropastorale ai confini del Sarcidano con la Trexenta, popolato da 650 abitanti, fa parte dei borghi autentici d’Italia grazie a natura, cultura, archeologia e prelibatezze culinarie. Dall’altopiano del paese ammirerai un panorama che va dal Gennargentu alle colline della Marmilla, sino alle coste sud-occidentali. La Giara di Serri, vicina e simile (in scala ridotta) alla Giara di Gesturi (Jara Manna), è una ‘fortezza’ racchiusa da boschi di lecci e querce secolari, roverelle e macchia mediterranea, ideale per escursioni a piedi, in bici o a cavallo. Alla natura lussureggiante si affiancano fertili campagne adibite a pascolo, da cui derivano ottimi formaggi, e coltivate a ortaggi, frutteti e vigneti, da cui provengono eccellenti vini. Carni e ottimo olio sono le basi delle ricette locali.