Sardegna, naturalmente wellness
Madre natura è stata generosa con la Sardegna, è un'oasi di wellness a portata di mano, è come un' immensa palestra outdoor aperta a tutti per praticare trekking, biking e arrampicata e nuotate nel mare più bello, limpido e pulito ideale anche per snorkeling e diving. Anche i più pigri non resistono alle sedute di acquagym alternata alle camminate nell’acqua bassissima e agli idromassaggi naturali nel bagnasciuga. Scegli le spiagge di sabbia finissima per provare le calde sabbiature, sono un toccasana per ossa e articolazioni, o quelle con ciottoli per le sedute di scrubbing e per camminare a piedi nudi riattivando la micro-circolazione, o semplicemente sdraiarsi sulle pietre scaldate dal sole e catturare la sua potente energia, una riserva di benessere per tutto l'anno, in attesa di una nuova vacanza al mare.
Un mare di navi scomparse
Un mondo sommerso ricchissimo di flora e fauna acquatica, dimora di relitti abbandonati Tutta la Sardegna offre agli amanti delle immersioni numerosi spunti imperdibili: navi incagliate nei bassi fondali, dove i raggi del sole creano suggestivi quadri di luce e colori. Mentre nel buio più profondo la vitalità del mare fa rinascere il relitto ferito: i nuovi abitanti, cernie, aragoste, gamberi fanno capolino dalle loro tane tra gli splendidi tappeti fioriti di gorgonie e di specie rare come il corallo nero. Relitti ormai del tutto colonizzati dai ventagli rossi e gialli e distese di posidonia che vibrano al fluire dell’acqua, suscitano emozioni anche ai sub più esperti
Torre di Barì
Dista circa quattro chilometri e mezzo dal centro abitato di Barisardo, è lunga ben otto chilometri e larga cento metri. La spiaggia della Torre di Barì è divisa in due parti dal promontorio roccioso sul quale si erge la torre d’avvistamento spagnola da cui prende il nome. Costruita nel 1572 per difendere il territorio dai continui saccheggi da parte dei pirati saraceni, il forte domina il mare e il litorale. La parte settentrionale della spiaggia, caratterizzata da una sabbia a grani grossi dal colore dorato e delimitata da una pineta profumata che sta ai piedi dell’altopiano basaltico di Teccu, è tradizionalmente detta mari de is ominis (mare degli uomini). È separata dalla parte a sud, caratterizzata da sassolini e sottile sabbia bianca, chiamata mari de is feminas, perché ospitava le bagnanti, secondo una distinzione nata nel Dopoguerra quando i due tratti erano frequentati separatamente da uomini e donne.
La parte meridionale si estende fino a un piccolo altopiano granitico che segna il confine con sa Marina Tramalitza, altra splendida spiaggia di ‘Barì’, mai affollata, costituita da sabbia chiara che si immerge nel mare cristallino con sfumature verdi. Oltre c’è il litorale di Perda ‘e Pera, nel territorio di Cardedu.
Le acque di Torre di Barì sono azzurre e limpide, anche grazie alla posidonia oceanica, che le filtra. Il fondale è basso ma degrada rapidamente, roccioso attorno alla torre, quindi, perfetto per gli appassionati di snorkeling e pesca subacquea. La spiaggia è dotata di servizi per la balneazione in spiaggia, accesso ai diversamente abili, noleggio di ombrelloni, sdraio e patini, ampio parcheggio e centro diving. Esposta a grecale e scirocco, è meta ideale per surfisti e kiter. Attorno troverai hotel, residence, campeggi, bar, punti di ristoro e locali.
A nord del centro abitato, non perderti il paradiso di Cea: più di un chilometro di sabbia bianca e morbida, con fondale basso, scogli levigati e sfumature smeraldine dell’acqua, per un quarto fa parte del territorio di Barisardo, per tre quarti di quello di Tortolì. A 300 metri dalla riva, al centro del litorale, spuntano due faraglioni di porfido rosso alti venti metri: is Scoglius Arrubius, simbolo della spiaggia.
Una palestra a cielo aperto
Una palestra-parco all’aperto che ispira ogni genere di turista attivo durante tutto l’anno. La Sardegna è la meta perfetta per viaggiatori che vivono da protagonisti la vacanza: nell’Isola possono praticare qualsiasi attività sportiva in scenari unici e spesso incontaminati. È la terra ideale per chi ama interagire con la natura e che ricerca nel viaggio un arricchimento culturale e di spirito.
Dentro un'anima autentica, intorno il mare
Non assomiglia a nessun luogo. Così scrivono della Sardegna i primi viaggiatori del passato che arrivavano dal mare. Raccontano l’emozione della terra che affiora lentamente dall'acqua e lo spettacolo della natura incontaminata che si svela ai loro occhi. Una terra avvolta da una luce intensa, montagne imponenti che degradano verso le coste incorniciando scenari marini sempre diversi, scogliere scolpite dal vento, spiagge lunghissime, baie nascoste dalla macchia mediterranea, dune di sabbia ricoperte da gigli bianchi.
Isola-parco, tutta da esplorare
Un viaggio o più viaggi? Parchi e aree marine protette hanno tanto da dire e propongono tantissime attività in qualsiasi periodo dell’anno: itinerari per conoscere le unicità e le rarità ambientali e bologiche, per esplorare luoghi suggestivi, per praticare trekking e biking, per fare passeggiate a cavallo lungo spiaggia, escursioni in kayak o in barca in acque color smeraldo, immersioni in fondali mozzafiato. La Sardegna è un’isola - parco: sei aree marine per oltre 80 mila ettari di territorio incontaminato e ‘protetto’, dove vivere le forti emozioni di itinerari naturalistici, culturali ed enogastronomici.
Cucina sarda, identità e gusto
Il cibo racconta un territorio: in pochi luoghi del mondo è vero come in Sardegna. Qualità dei prodotti, preparazione e gusto delle pietanze hanno un valore che va oltre la bontà e sono retaggio di una vicenda millenaria. La cucina sarda è simile a quella di molti secoli fa, pur differenziandosi tra i vari territori quanto a tecniche di preparazione. Sulla costa o nell’entroterra, la Sardegna non smette mai di stupire per le sue prelibatezze, basate su ingredienti semplici e genuini, con sapori forti e, allo stesso tempo, delicati.
Identità e tradizione, è festa tutto l'anno
Durante tutto l’anno sarai inebriato da avvenimenti che si tramandano da secoli. Le suggestioni delle tradizioni iniziano a gennaio con i Fuochi di Sant’Antonio, che animano decine di comunità nel cuore dell’Isola. A febbraio ecco le coinvolgenti e misteriose celebrazioni dei Carnevali: ogni paese ha le sue peculiarità e le sue maschere. Da non perdere le acrobatiche esibizioni a cavallo delle pariglie durante la Sartiglia di Oristano, le danze ancestrali dei Mamuthones a Mamoiada e dei Merdules a Ottana e le feste allegoriche di Bosa e Tempio Pausania, dove si vive tutto l’anno per la festa. A Pasqua la passione dei riti della Settimana Santa rivive in tanti centri, ognuno con le sue peculiarità. Famosissimi ad Aggius, Alghero, Castelsardo, Iglesias e Oliena.
Arte dell’intreccio, mani abili e segreti secolari
L’artigianato artistico è una peculiarità intrinseca e caratterizzante della Sardegna. E l’intreccio ne rappresenta una delle principali componenti, grazie ad abili mani hanno saputo affinare nei secoli l’arte di confezionamento dei cestini in vimini. Le loro forme variano in funzione di tipo di materiale e luogo di produzione: a Flussio, Montresta, Ollolai e Sennori l’asfodelo è la materia prima per eccellenza, mentre in località di pianura, vicine a stagni o mare, come Castelsardo, San Vero Milis e Sinnai, giunco, grano o palma nana caratterizzano la lavorazione dei cesti. Tutti i centri sono accomunati da una tradizione antica e suggestiva: le donne hanno saputo tramandare i segreti dell’intreccio, realizzando forme differenti a seconda della funzione dei contenitori di vimini, mescolando inserti colorati, disegni straordinari e motivi tradizionali.