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Sud

Su Carroppu

La preistoria del Sulcis, e in generale quella sarda, hanno aggiunto nel 2012 un nuovo capitolo. Le prime tracce umane sono sempre state attribuite al Neolitico antico (VI millenno a.C. circa), in realtà, un ritrovamento nel sito di su Carroppu sulle colline calcaree di Sirri, frazione agropastorale di Carbonia, fa spostare indietro la data di tremila anni. La frequentazione dell’uomo nel riparo sottoroccia sulcitano risale al Mesolitico: vi sono state trovate ossa che l’analisi al radiocarbonio ha datato al 9000 a.C., prova scientifica, dopo infinite supposizioni non accertate, della nuova datazione della preistoria sarda.

Il riparo di su Carroppu fu utilizzato dall’uomo dapprima sporadicamente, poi popolato in maniera assidua nel Neolitico Antico (6000-5300 a.C.). L’insediamento venne usato anche come luogo di sepoltura. Vi si sviluppò una civiltà, esclusiva del Sulcis, che prende appunto il nome di Cultura di su Carroppu. Grazie agli scavi nella piccola e poco profonda (circa dieci metri) cavità sono stati ritrovati numerosi frammenti ceramici, i più antichi della preistoria sarda, di impasto grossolano nero-grigiastro, in prevalenza di grosso spessore con superfici brune a chiazze nerastre. Sono frammenti di pentole, scodelle e ciotole panciute, tutte con pareti convesse munite di piccole anse a maniglia. Presentano decorazioni ottenute con pressioni a crudo oblique o verticali: un’incredibile varietà di motivi ornamentali, a bande orizzontali od oblique, a fasci di linee spezzate, a triangoli tratteggiati internamente e a altre campiture che tendono a disporsi sull’intera superficie dei vasi.

Abbondanti anche i reperti in ossidiana, forse proveniente dal vicino monte Arci - dove sorgono i ruderi della una colonia fenicio-punica meglio conservata in Sardegna - articolati in varie forme e dimensioni, detti ‘micoliti geometrici’, piccoli elementi a forma di triangolo, trapezio, segmento di cerchio con un lato tagliente. Inoltre, sono stati ritrovati i primi segni di attività agricola. I reperti sono conservati in parte nel museo archeologico Villa Sulcis di Carbonia e in parte in quello Archeologico nazionale di Cagliari.

Sud

Il vero splendore del Sud Sardegna è la costa: lunghe spiagge da sogno e un mare che riporta a quello dei più remoti paradisi tropicali.

A sud, dalle splendide isole di San Pietro e Sant’Antioco, fino a Porto Corallo, nella costa opposta, si avvicendano spiagge dall’anima tropicale, colori e ricchezze culturali che fanno della Sardegna meridionale una delle tappe preferite dal turismo internazionale.

Carloforte, il centro più importante dell’Isola di San Pietro, t’invita nel suo borgo, dove ogni anno esplode una festa di luci ed eventi di live cooking: il Girotonno, in onore del pesce sovrano dell’isola. Immergiti a Cala Fico fra i suoi animati fondali o concediti un tuffo alla Caletta.

Visita il porticciolo turistico di Sant’Antioco, l’antica Sulky, ricco di ristoranti tipici, e tuffati nella smeraldina Cala Grotta.

Iglesias, regina delle rievocazioni medievali, ti accoglie fra miniere e antiche chiese.

Visita la famosa Porto Pino, bordata da pini di Aleppo, querce e ginepri e dalle acque azzurre che s’increspano in lunghe onde cristalline.

Spiagge dalla bellezza mozzafiato si susseguono da Capo Teulada a Pula. Non perdere Tuerredda, una caletta turchese e blu davanti alla quale si erge un isolotto ricco di rigogliosa macchia mediterranea. Tuffati nel mare di Cala Cipolla, esplora i suoi promontori e scatta una foto al faro di Capo Spartivento. Ammira le onde turchesi di Baia Chia, paradiso estivo di sole e relax, eden invernale per gli amanti del surf.

Pula, con le sue animate piazzette e il patrimonio artistico dell’area archeologica di Nora, inserita in un ambiente naturalistico da sogno, faranno del tuo viaggio un’occasione di riflessione sulle civiltà del passato. La spiaggia di Santa Margherita di Pula t’incanta con la sua spiaggia bianca e la sua laguna romantica, il tutto incorniciato da alte montagne.

 Al centro del Golfo degli Angeli si trova Cagliari, capoluogo dell’Isola, città di bellezze artistiche che si rincorrono fra le vie dei quartieri storici. Cagliari è buon cibo, gallerie d’arte, shopping e natura. Passeggia per via Roma osservando il porto e goditi un aperitivo al tramonto dal Bastione di Saint ­Rémy. Fotografa la danza dei fenicotteri rosa che si innalzano in volo dal Parco Naturale Molentargius­ Saline o dal romantico stagno di Santa Gilla. Tuffati nelle acque azzurre della grande spiaggia del Poetto, e innamorati di questa esotica città.

Proseguendo lungo la costa, non mancare di esplorare tradizioni artigianali e patrimonio naturalistico di Quartu Sant'Elena. La terza città della Sardegna ti sorprenderà con il suo mix tra architetture moderne e antiche case campidanesi del centro storico, per non parlare delle spiagge: dal Poetto quartese a Capitana - dotata anche di un porticciolo -, fino al litorale 'dipinto' di Mari Pintau e a Geremeas.

Prima di un salto nel Sarrabus, immergiti nella storia di Barumini, col suo sito archeologico, il più ricco della Sardegna, o nelle acque delle terme di Sardara, vanto del Medio ­Campidano.

Perla del Sud è Villasimius, con la sua splendida spiaggia di Simius, dall’acqua azzurra e limpida, o Notteri­ Timi Ama, che da un lato ha un mare turchese battuto dal vento, e dall’altro, la laguna di Notteri. Poco distante, Capo Carbonara, che con le isole dei Cavoli e di Serpentara è stata nominata area marina protetta.

Immergiti nel puro smeraldo di Cala Sinzias, nella località di Costa Rei, famosa per le spiagge incantevoli e le tre piazzette che scintillano nelle notti estive. Nei dintorni, Muravera, con la sua Capo Ferrato, il suo delizioso centro storico e le arance, il frutto prezioso di campagne sempre baciate dal sole.

Centro

Estraneo ai ritmi della costa è il centro della Sardegna, cuore dell’Isola. Quest’area è caratterizzata da un paesaggio montano ricco di foreste, cascate e fiumi, in una cornice naturale mozzafiato.

Qui regnano sapori speciali, provenienti dalla ricchezza delle foreste e dagli allevamenti della zona. Salumi di montagna, carni arrosto, formaggi, castagne e nocciole, sono i padroni di una tavola arricchita dal tipico pane carasau e accompagnata dal un buon bicchiere di vino Cannonau.

Qui si vive meglio e più a lungo; la ricetta per l’ “elisir” di lunga vita è semplice: aria buona, buon cibo, uno stile di vita in armonia con i ritmi della natura e una vivace vita sociale che anima queste montagne. 
Un viaggio all’interno della Sardegna è un’immersione nel mondo antico dell’isola,  dove le tradizioni testimoniano le profonde radici della cultura sarda e la particolare  ospitalità della gente che vi abita.
Ogni stagione ha il suo fascino. Per le Cortes Apertas di Autunno in Barbagia, nei fine settimana da settembre a dicembre, ognuno dei 26 paesini coinvolti apre i cortili delle case storiche per un percorso all’ interno dell’arte, dell’artigianato artistico e dei prodotti della terra. Ogni settimana è un’emozione diversa, perché diversi sono il carattere e i tratti di ogni piccola realtà della Barbagia.

In inverno quando la neve imbianca il Gennargentu, un po’ ovunque si accendono i falò di Sant’ Antonio del fuoco e a febbraio si aprono i riti del Carnevale. A  Mamoiada le maschere dei Mamuthones e degli Issohadores  portano in scena uno dei più antichi riti della tradizione sarda,seguiti da allegre  feste collettive con  musica, canti a tenore e balli in piazza a cui tutti partecipano, turisti e residenti.  

Ma è magia anche in primavera ed in estate per indimenticabili trekking: da qui iniziano i percorsi per giungere al villaggio nuragico di Tiscali, custodito da un’ampia grotta e per la discendere verso il Canyon di Gorroppu, due perle del cuore di Sardegna.

Nord Ovest

La costa nord occidentale della Sardegna ha un suo profumo: è quello del mare che si sposa con gli scogli, quello dei cespi di mirto scossi dal vento, del cisto e del corbezzolo, che ritrovi nel miele pregiato della zona.

Su questa costa il mare fa da padrone, lambisce con i suoi colori le spiagge candide e offre il suo pregiato pesce che andrà ad arricchire le tavole. 

Il viaggio inizia da Castelsardo, un’antica roccaforte medievale, caratterizzata dalla presenza del castello dei Doria, che sorge di fronte al mare e affonda le radici nella sua storia millenaria di rocca difensiva. Assapora la deliziosa aragosta alla castellanese e immergiti nella splendida punta la Capra, il cui gioco fra mare e scogli crea una vera e propria piscina a cielo aperto.

Le spiagge di questa zona sono tra le più rinomate dell’Isola e si caratterizzano per la sabbia chiara, come quella della meravigliosa spiagga de La Pelosa, che ti incanterà per le sue acque, limpide e cristalline. Visita Stintino, adagiata nell’ultimo lembo di Sardegna, che si protende verso l’Isola dell’Asinara come per toccarla, mostrandosi al mondo come un capolavoro di rara bellezza. Qui assapora la vera cucina di mare e visita Capo Falcone, un promontorio dal fascino selvaggio nei cui anfratti il falco pellegrino dà vita ai suoi piccoli.

Sassari, nell’immediato entroterra, storico polo urbano del Capo di Sopra e antica città regia ricca di arte e natura, è il punto di riferimento più importante del nord della Sardegna. Visita il Museo Sanna, ricco di reperti storici, e fai un salto alla Fontana di Rosello, insieme alla splendida Piazza d’Italia, simbolo della città.

Di particolare fascino il lago naturale di Baratz, le spiagge di Porto Palmas e Porto Ferro, con i loro colori abbaglianti.

Se ami la storia dei nuraghe, visita il complesso di Monte d’Accoddi.

Alghero e la Riviera del Corallo sono le perle di questo lato della Sardegna. Immergiti nel puro blu della spiaggia delle Bombarde.

Nei pressi della città, sorge il promontorio di Capo Caccia dove si cela la famosa Grotta di Nettuno. Qui i  riflessi dell’acqua creano giochi di luce sulle pareti, là dove la natura ha ricamato vere e proprie sale con stalattiti e stalagmiti. Fiabesco, il lago salato sotterraneo.

Se quello che cerchi è un momento romantico, percorri la strada panoramica che collega Alghero a Bosa, un borgo antico che si adagia sulle sponde del fiume Temo. Gustati un calice di Malvasia mentre osservi il tramonto sul Ponte Vecchio e imprimi nella tua memoria gli scatti di un paesaggio irripetibile.

Ovest

C’è un posto in Sardegna dove la costa, prima bassa e dorata, si impenna in gigantesche falesie che si tuffano a picco nel blu del mare più puro. Dove la natura regna con il massimo dei poteri, conquistando con i suoi arbusti di macchia mediterranea vaste aree sfuggite al dominio dell’uomo, inebriando l’aria di profumi. Nella costa ovest la Sardegna mostra il lato meno conosciuto lontano dai villaggi e dalla movida.

Il silenzio si mescola al ruggito delle onde bianche che scorrono sul mare turchese. Nel cielo, le coreografie spettacolari dei fenicotteri rosa. Sulla terra la malinconica bellezza dei vecchi impianti minerari, arrossati dal tempo.

Oristano, dalle origini fenicie, rappresenta l’anima nobile di questa parte di Sardegna, con i suoi monumenti e le sue specialità enogastronomiche, come la Vernaccia. Il fascino di Oristano si manifesta nel torneo equestre de Sa Sartiglia, che si svolge ogni anno la domenica e l’ultimo martedì di carnevale. In quell’occasione, i complessi cerimoniali legati al torneo, rievocano il glorioso passato legato alle corporazioni storiche.

Visita la Penisola del Sinis, ricca di spiagge da sogno. Qui sorge l’affascinante e mitica area di Tharros, città fondata dai Fenici intorno all’ottavo secolo avanti Cristo, e poco a largo la piccola Isola di Mal di Ventre e lo Scoglio del Catalano, che insieme alla Penisola del Sinis formano l’Area marina protetta Sinis­ Mal di Ventre.

Cabras, il cui stagno è famoso per la varietà di uccelli acquatici che si riproducono fra i canneti, custodisce nel Museo archeologico comunale Giovanni Marongiu i famosi giganti di Mont’e Prama, le statue colosso più antiche del Mediterraneo, ed i reperti archeologici trovati a Tharros.

Lasciando per un attimo la costa, all’interno trovi la splendida Santu Lussurgiu, col suo centro storico dagli scorci suggestivi e lo spettacolo della chiesa di San Leonardo de Siete Fuentes, una chiesetta romanica impreziosita da sette rigogliose fontane. Le celebri Terme Romane di Fordongianus, risalenti al primo secolo dopo Cristo, sorgono sulle sponde del fiume Tirso. Le terme, fin dalla loro fondazione, sfruttano una fonte naturale che tutt’oggi sgorga ad una temperatura costante di 56 gradi e che continua ad essere impiegata per le sue proprietà curative.

Più a sud, lasciati rapire dalle gemme della Costa Verde: quasi 50 chilometri di ampie spiagge, calette rocciose, fondali bianchi e sabbia dorata, la cui particolarità sta nel silenzio e nella natura selvaggia che borda questi luoghi. Non perdere la spiaggia di Piscinas, l’unico deserto in Europa che, con le sue montagne di sabbia scolpite dal maestrale, tra gigli di mare e papaveri, può offrirti l’incomparabile visione del cervo sardo che all’alba si spinge fino al mare.

Di incomparabile fascino Buggerru, le miniere di Porto Flavia e di Montevecchio, i cui ruderi dei villaggi minerari ricordano scenari fantasma del lontano West. Non perdere la spiaggia di Masua, davanti alla quale si staglia il Pan di Zucchero, un faraglione calcareo alto 133 metri.

I paesaggi della Sardegna occidentale, col loro mare aperto e vasto, ti invitano all’esplorazione e alla contemplazione.

Est

La costa orientale della Sardegna si estende per chilometri alternando coste basse e dorate a inaccessibili falesie a picco su un mare turchese. Mufloni, asinelli e cinghiali vivono liberi fra i boschi di corbezzoli, lecci e querce del Supramonte, segretamente scrutati dall’aquila reale che nidifica sui picchi più alti.

Visita Posada, uno dei borghi più belli della Sardegna, il suo antico Castello della Fava e le sue famose e premiate spiagge.

Esplora Cala Ginepro, situata nel Lido di Orrì, famosa per la sua piccola pineta di ginepri e un mare cristallino che vanta numerose sfumature di azzurro.

Fai un bagno a Cala Liberotto e visita Orosei, graziosa cittadina situata nella fertile piana formata dalla foce del fiume Cedrino. Al centro del Golfo di Orosei, sorge Cala Gonone su una ripida collina ai piedi del vulcano spento Codula Manna e degrada verso il golfo. Da qui è possibile partire verso la scoperta di numerose splendide calette, come Cala Ziu Martine, Cala Fuili, Cala Cartoe e Cala Luna, una splendida baia celeste sovrastata da ripide pareti di roccia d’un grigio lunare.

Scendendo verso sud, più nell’entroterra, scopri Baunei, un borgo di montagna alle cui spalle si schiude uno dei mari più belli del Mediterraneo. Qui ti aspettano canyon come quello di Gorropu, valli carsiche, ripide pareti calcaree e Su Sterru, la famosa voragine del Golgo, un imbuto naturale profondo quasi 300 metri.

Nella foresta, nei pressi del Golgo, preparati a intense ore di trekking per raggiungere lo splendore di Cala Goloritzé, una baia rocciosa dal turchese abbagliante, e altre cale meno note percorrendo il Selvaggio Blu, uno dei percorsi di trekking più impegnativi e panoramici d’Italia

Prosegui il tuo viaggio lungo la strada orientale sarda e non perdere le calette di Santa Maria Navarrese. Frazione della cittadina di Tortolì è il centro turistico di Arbatax, celebre per le sue Rocce Rosse, falesie di porfido rosso che dal promontorio di Bellavista raggiungono il mare. Meritano una visita la piccola spiaggia di Cala Moresca e quella di Porto Frailis.

Fai un tuffo nella calma della spiaggia di Cea con alle spalle gli originali faraglioni rossi, da cui si gode del prezioso panorama della baia.

Visita Barì dominata dalla torre secentesca che divide in due la spiaggia e passeggia lungo le splendide marine di Cardedu, GairoTertenia, spettaccolare tratto di costa di sabbia chiara, finissima e morbida, acque limpide e di color azzurro cangiante, contrasti di luce creati dai riflessi del sole.

Nord Est

La Gallura e la costa nord­est della Sardegna, famosa per la sua scintillante vita fra mare ed eleganti piazzette, sono la punta di diamante in termini di qualità dell’offerta turistica. Le coste frastagliate si aprono sul mare turchese della Costa Smeralda e su piccole calette che nascondono caldi arenili di sabbia impalpabile.

Lasciati conquistare dalle mattine cullate dalle onde, dai pomeriggi immersi in rilassanti passeggiate fra eleganti boutique e dalle sere di movida illuminate dal cielo stellato nella piazzetta di Porto Cervo.

La Costa Smeralda e il territorio circostante sono questo: un paradiso esclusivo che assume l’austera forma della torre di Longosardo, che domina il porto turistico di Santa Teresa Gallura, e guarda all’Arcipelago de La Maddalena, tesoro naturalistico inestimabile con Spargi, Cala Corsara, Budelli e la sua spiaggia rosa. Ma il paradiso del nord­est non finisce qui, ti attira seducente anche a Capo Testa, nella spiaggia di Santa Reparata e nella baia di La Colba, e t’invita a seguire la linea dell’orizzonte puntando il tuo sguardo verso il cielo e immergendo la tua mano nella sabbia della spiaggia di Rena Bianca e Rena Majore. Chiudendo gli occhi e inspirando l’odore fresco e pungente della pineta, potrai dire di aver fatto il bagno nell’essenza stessa del relax.

Davanti all’Arcipelago de La Maddalena, a Palau, noterai un imponente guardiano, la roccia a forma di orso che da secoli domina la baia e che divide con la roccia della tartaruga, situata a Cala Ghjlgolu, il primato da protagonista nei selfie di tutti i visitatori. Dai guardiani di roccia all’Eroe dei due mondi: con un salto all’isola di Caprera non solo potrai fare una meravigliosa gita in barca fra fondali trasparenti, ma anche visitare la casa di Giuseppe Garibaldi, la cui ultima dimora ti regalerà emozioni uniche.

Nell’isola di Tavolara, invece, scoprirai l’emozione di fare un viaggio nel viaggio, fra leggende, storia e un cielo che sembra immergersi nel blu dell’acqua. La zona di San Teodoro, parte integrante del Parco Marino di Tavolara -­ Capo Coda Cavallo, ti attira nel suo abbraccio mostrando le sue perle più belle come Cala d’Ambra, La Cinta e Isuledda, incastonata fra lo stagno e il mare.

Cabras

Il luogo ideale per una vacanza all’insegna di natura e cultura. Nei circa 30 chilometri di costa sulla quale si affaccia Cabras sorge l’area marina protetta della penisola del Sinis, che si estende fra la baia di Is Arenas e il golfo di Oristano, comprendendo l’isola di Mal di Ventre e l’isolotto del Catalano, che nei loro fondali nascondono antichi relitti. Di fronte, sul litorale cabrarese, si immergono nel mare turchese spiagge fatte di finissimi granelli di quarzo, opera della lunga azione di vento e acqua sulle rocce calcaree della zona: non perderti le tre meraviglie di Is Arutas, Maimoni e Mari Ermi. La loro bellezza ti incanterà. Insieme a quella di altre spiagge di sabbia bianca finissima, come San Giovanni di Sinis. Lungo la strada per Is Arutas, potrai dare un tocco diverso alla vacanza, passando per San Salvatore di Sinis. Le sue case basse, raccolte attorno a una fonte centrale, hanno catturato l’attenzione di registi cinematografici: qua è stato girato il film western ‘Giarrettiera colt’ (1968), appartenente al ciclo degli ‘spaghetti western’.

Paese di origini antichissime, Cabras conserva alcune testimonianze del Neolitico, come il villaggio di Cuccuru is Arrius e numerosi nuraghi. Databile all’età del Ferro (VIII secolo a.C.) è la più grande scoperta archeologica di fine XX secolo nel bacino del Mediterraneo, effettuata a Mont’e Prama, il complesso statuario dei Giganti, colossi in arenaria gessosa rinvenuti in un’ampia area sepolcrale sul colle, esposti in parte al Civico museo archeologico della città, intitolato all’illustre personalità locale Giovanni Marongiu. Oggi sono simbolo identitario della Sardegna. Per proseguire la visita archeologica nel territorio di Cabras, assolutamente immancabile un altro salto nel tempo nell’antica città di Tharros, fondata dai fenici nell’VIII secolo a.C. su un precedente villaggio nuragico Qui è riassunta la storia della Sardegna: fiorente centro commerciale in età fenicio-punica, urbs romana, poi bizantina, prima capitale di epoca giudicale, frequentata fino al Medioevo.

Altra attrazione cabraresa: le peschiere forniscono un pescato di primissima qualità, come il muggine, con le cui uova si produce la bottarga, il ‘caviale sardo’, con il quale i migliori ristoranti arricchiscono i loro piatti.

Nostra Signora di Valverde

In una località di grande suggestione e bellezza nel territorio di Nuoro, conosciuta fin da tempi remoti come Balubirde o Palu Birde, spicca una chiesetta campestre dedicata alla Madonna. Fu edificata alla fine del XVII secolo per devozione di una ricca signora nuorese, Nicolosa Solis Manca, che la volle erigere sotto il titolo di Nostra Signora di Valverde, assegnandole come dote la metà della tanca che possedeva in località Goine.

L’8 di settembre dalla città si scalano a piedi le pendici dell’Ortobene per giungere al santuario in una processione accompagnata da una novena, che inaugura una delle feste religiose più sentite e coinvolgenti del territorio.

Da sempre, sin dalla preistoria, l’area è stata frequentata per motivi religiosi. Nella zona si trova la domu de Janas di Borbore, detta anche di Valverde. È caratterizzata da un cortile quadrangolare al quale si accede tramite un arco di granito. La camera funeraria è unica con accessi anche dai lati. Qui furono rinvenuti manufatti di ossidiana e asce di pietra: secondo molti, il luogo era anticamente dedicato al culto delle acque e del dio Pan. I versanti rocciosi dell’Ortobene sono stati scavati per ricavarne tombe ipogeiche, tra cui le più famose sas Birghines.

Lunga la strada per raggiungerla, si incontra un’altra affascinante chiesetta, Nostra Signora della Solitudine, risalente a metà del XX secolo – probabilmente su una preesistente chiesa seicentesca, famosa perché conserva le spoglie del premio Nobel Grazia Deledda, che dedicò un romanzo a questo piccolo edificio, impreziosito da un portale bronzeo dell’artista Eugenio Tavolara.

Sud

Flumendosa

Ti apparirà alla vista come una pietra luccicante: le sue acque brillanti sembrano incastonate tra le montagne, che creano, insieme a rocce affioranti, spettacolari contrasti di luci e ombre. Il lago del Medio Flumendosa è formato dal fiume omonimo che attraversa la parte centro-meridionale della Sardegna per 127 chilometri. Il corso d’acqua è sbarrato con due dighe. La prima è nella gola di Bau Muggeris, a 800 metri d’altezza, e forma un bacino lungo sei chilometri e largo uno e mezzo. La seconda diga, realizzata nel 1952 per produrre energia e irrigare il Campidano, si trova a 268 metri d’altezza, e forma, appunto, il bellissimo ed esteso lago Flumendosa, lungo 17 chilometri e largo circa 500 metri all’interno dei territori del Sarcidano e della Barbagia di Seulo.

Lo specchio d’acqua di un blu purissimo è meta per suggestive escursioni in battello: vivrai un’esperienza indimenticabile su imbarcazioni in stile Mississippi, con ruote a pala e un ponte superiore dal quale ammirare il paesaggio. Oltre all’escursione romantica (o familiare), potrai sperimentare attività all’aria aperta come canoa, pesca sportiva e wakeboarding. Il punto di imbarco si trova vicino alla fermata del Trenino Verde che, assieme al battello, è l’unico mezzo per esplorare questa zona selvaggia della Sardegna.

Nella ‘terra dei laghi’ - Flumendosa e Mulargia, collegati da una galleria, e Is Barrocus - la natura si rivela con panorami inaspettati e suggestivi da scoprire in percorsi trekking, archeologici ed enogastronomici. Si parte dai laghi, attraverso montagne e colline, foreste e cascate, grotte e gole, fino alle falesie di Isili, note per le pareti da arrampicata: il paesaggio varia e le attività da svolgere si moltiplicano. Incontrerai monumenti naturali come quello, unico nel suo genere, de su Stampu de su Turrunu - un triplice fenomeno carsico, inghiottitoio, grotta, risorgiva carsica con cascata e laghetto - e come le cascate e le grotte di Sadali. Tra le testimonianze archeologiche, imperdibili le statue-menhir di Goni e Nurallao e le architetture nuragiche di Is Paras (Isili) e Nuraghe Arrubiu (Orroli). Ogni località rivela la sua sapienza antica, che si ritrova nei prodotti locali: pani e formaggi, oli e vini, bontà delle carni e deliziosi dolci.