Le sue particolarità costruttive sono un mistero: non è chiaro se siano state operate volutamente oppure qualche segreto debba essere ancora svelato da future campagne di scavo. Il pozzo sacro di Tattinu sorge tra i boschi e le distese di asfodeli dell’omonima località alle pendici del monte Tamara, nel territorio di Nuxis, piccolo centro del Sulcis, disseminato di testimonianze del passato. La prima e più evidente singolarità rispetto ai ‘canonici’ pozzi sacri nuragici è l’apparente assenza del vestibolo e di qualsiasi altra struttura a vista. Le scale, con 28 gradini, formano un vuoto rettangolare con il vano d’acqua, lungo poco più di otto metri e largo poco più di uno. Il pozzo vero e proprio ha una sezione ‘a bottiglia’ con pianta ellittica, anch’essa inusuale. È alto circa cinque metri ed è coperta a tholos. Per costruirlo sono stati usati blocchi di calcare con l’inserimento di ciottoli.