A tavola la tradizione guarda al futuro
Punto di partenza, la curiosità: si osservano, si ascoltano, mamme e nonne che scelgono con cura gli ingredienti, fanno sfoggio di maestria, compiono gesti quasi rituali, spiegando i vari passaggi con pazienza e poche parole. Poi subentra la passione, la tenacia, la voglia di sperimentare, iniziando con il replicare quanto appreso e aggiungendo la giusta dose di inventiva. La tradizione della cucina sarda, con le sue peculiarità locali che regalano sensazioni e sapori unici, nel terzo millennio si veste di abiti nuovi: quelli dati dalla nuova generazione di coraggiosi e talentuosi chef.
Murales, gallerie d’arte a cielo aperto
Fu un gruppo di grandi artisti, in un momento storico contrassegnato da fermento sociale e culturale, a scatenare la ‘scintilla’ creativa. La storia dei murales in Sardegna nasce in un piccolo e vivace centro della campagna campidanese, poi via via se ne accodarono altri, dalla Barbagia alla Planargia, e oltre, verso nord. L’Isola, in breve, diventò capitale del muralismo. Un po’ per ridare vita a scorci pittoreschi in decadenza, a muri in ladiri e vicoli semi-abbandonati, soprattutto per dare impulso alla voglia di far sentire il grido di protesta e sofferenza, che coinvolgeva intere comunità. Anni dopo, una nuova ‘fiamma’, libera e spontanea. Stavolta sono artisti, locali e non, giovani ma già famosi a livello internazionale, a trasformare e ravvivare il tessuto urbano. Dai murales alla street art, dalla protesta alla sperimentazione, la Sardegna è sempre protagonista, come un’immensa tavolozza da colorare.
Canto a Tenore, coro di voci e poesia
Risuona dai monti della Barbagia ai Tacchi d’Ogliastra, dagli altopiani del Marghine e della Planargia alle vallate del Montiferru, dai paesaggi granitici della Gallura alle colline del Logudoro. Il canto a tenore è la trasposizione sonora del mondo agro-pastorale, in simbiosi con la natura, di cui su tenore imita le voci. Le sue origini sono misteriose, scarsamente documentate, di certo antichissime. Gli argomenti spaziano dalla poetica bucolica e amorosa ai temi sociali e all’attualità, mantenendo sempre caratteristiche immutabili: quattro voci, in piedi e in circolo, unite dal desiderio di condividere la passione per le tradizioni più profonde.
Welcome to Ogliastra
Terra di monumenti naturali e mari da sogno, di escursioni più uniche che rare, come il trekking del Selvaggio Blu, che tocca le meraviglie Goloritzè e Mariolu, o quelle che offre lo spettacolare canyon di Gorropu, il più profondo d’Europa, praticabile al suo interno per l’intero percorso, dal Supramonte di Urzulei a quello di Orgosolo. E poi i trail per biker e camminatori, tra le creste dei Tacchi giurassici e le valli con borghi fantasma. Luoghi fuori dall’ordinario e abitati da tante persone longeve, anche centenari, più numerosi e in buona salute che altrove.
Fatte a mano, come una volta
Ognuna col suo rito di preparazione, gesti meticolosi e codificati, sempre gli stessi, tramandati di madre in figlia. Le paste della tradizione, secche e fresche, sono trait d’union tra quotidianità e celebrazioni, immancabili nei momenti da ricordare e protagoniste nelle tavole di tutti i giorni, a casa, in ristorante e negli agriturismo. La loro origine si perde nel tempo: sono stati ritrovati semi di grano persino nei nuraghi, non è un caso se poi la Sardegna è diventata il ‘granaio di Roma’. La tradizione è stata coltivata (letteralmente) sino a oggi, generando un inimitabile e solenne mix di arte, convivialità e gusto.
In rada nei mari della Sardegna
In barca a vela si arriva nei tratti di costa più segreti e solitari, insenature nascoste tra i fiordi da scoprire, incantevoli scogliere e falesie da ammirare bordeggiando coast to coast, sparuti arcipelaghi con attorno una vita sommersa da esplorare facendo snorkeling, dune di sabbia e spiagge caraibiche da raggiungere a nuoto e in canoa. Le giornate in barca a vela scorrono così, tra lembi di Eden memorabili set per tramonti indimenticabili. È un modo green e sensoriale, esaltante e fantastico di vivere il mare della Sardegna, eletta dai diportisti paradiso di bellezze, dove la noia è bandita.
Arbatax
Secoli fa era un luogo pericoloso, teatro di assalti pirateschi, oggi la frazione costiera di Tortolì è uno scrigno di attrazioni. Arbatax si sviluppa attorno al suo porto e alle pendici del promontorio di capo Bellavista, dominato da un faro, a circa tre chilometri dal più importante centro dell’Ogliastra. Principale scalo marittimo della costa orientale, il porto assunse rilevanza grazie allo sviluppo della vicina area produttiva e mantiene oggi un ruolo commerciale e di collegamento da e per la penisola tramite traghetti. All’interno della struttura c’è il porticciolo turistico, che dispone di circa 650 posti barca, può ospitare imbarcazioni fino a 85 metri e offre servizi di noleggio gommoni e di charter: da qui potrai partire per esplorare le meraviglie della costa di Baunei e del golfo di Orosei: le esclusive Cala Goloritzé, Cala Mariolu e Cala dei Gabbiani, il monumento naturale di Pedra Longa, le spiagge da cartolina di Cala Luna, Cala Sisine e Cala Biriola fino alle grotte del Fico e del Bue Marino.
Non ti servirà prendere il largo per ammirare le Rocce Rosse: alte falesie di porfido rossastro e diorite nera, accanto al porto, che regalano un panorama indimenticabile. Uno scenario talmente caratteristico da essere immortalato in film e fungere da quinta scenografica per festival musicali come Rocce Rosse Blues e Red Valley. Davanti al porto spicca la candida torre di San Miguel, conosciuta anche come torre di Arbatax. Da lei forse deriva il nome della località: Arba ‘at ‘ashar è un’espressione araba che indicherebbe la quattordicesima torre, contando in senso antiorario da sud. Fu eretta in granito e porfido intorno alla metà del XVI secolo e fu seguita dalla torre di San Gemiliano - tuttora esistente -, e dalla torre di Largavista, demolita per far posto al faro di Bellavista.
Su ben sette spiagge del litorale di Tortolì sventola la Bandiera Blu, conferita dalla FEE per qualità delle acque, sostenibilità ambientale e livello dei servizi. Tre di esse si estendono attorno al borgo di Arbatax: a nord c’è la spiaggia di Ponente, compresa tra il porto e lo stagno di Tortolì. A sud, incastonata in un’insenatura, troverai Porto Frailis, con sottile sabbia dai riflessi argentati e dorati e mare dal colore azzurro con tinte smeraldine. Oltre il promontorio, sul quale domina la torre di San Gemiliano, ecco la spiaggia omonima: è il tratto iniziale del lunghissimo lido di Orrì e si caratterizza per sabbia dorata, mare azzurro intenso, fondale basso e tanti servizi a disposizione.
Launeddas & gli altri, Sardegna in musica
Un tempo non esisteva momento importante di vita o fase del ciclo delle stagioni che non fosse accompagnato e celebrato dalla musica. Un legame profondo, quello con gli aspetti sacri e profani della quotidianità, che - pur mutato, prosegue ancora oggi, in occasioni speciali, quando risuonano gli strumenti musicali, simboli della tradizione di ogni comunità. Le occasioni sono le feste patronali, gli eventi identitari e le grandi sagre, dalla festa di Sant’Efisio a Cagliari alla Cavalcata Sarda di Sassari, passando per la sagra del Redentore di Nuoro, oltre che durante i riti della Settimana Santa in tanti centri sardi.
Oasi protette tra terra e mare
Con scarpe da trekking o in sella a una bici, e sempre a portata di mano binocolo e smartphone. E poi, ovviamente, tanta curiosità di esplorare la natura. È ciò che serve per tuffarti in un mondo ‘acquatico’ vicinissimo al mare, eppure lontano per caratteristiche e modi di viverlo: sono le aree umide e palustri della Sardegna, ecosistemi popolati da esemplari di flora e fauna spesso rari, dove regna un delicato equilibrio tra uomo e ambiente. Mete ideali per passeggiate rilassanti, specie con i colori caldi dell’alba o del tramonto. Qualche volta mare e stagno sono separati appena da una striscia di sabbia, come a Villasimius, nell’area marina protetta di Capo Carbonara: dietro la candida spiaggia di Porto Giunco troverai lo stagno di Notteri, le cui azzurre acque si colorano del rosa dei suoi più famosi abitanti, i fenicotteri.
Sardegna, magic moments
Nelle più belle e iconiche spiagge del mediterraneo, su per le scogliere attorno di fari e torri costiere, nelle isolette a vista delle coste e nelle piccole cale nascoste e inaccessibili da terra, gioco facile in Sardegna, i matrimoni, rinnovi di promesse e anniversari celebrati sulle coste non possono che essere da favola. Ma sorprenderai i tuoi ospiti se dirai sì nel silenzio surreale dei villaggi minerari e di borghi abbandonati ora rinati a nuova vita, nelle deliziose chiesette campestri sperse nel nulla di poetici paesaggi primordiali o in luoghi carichi di energia e sacralità, al cospetto di regge nuragiche, pozzi sacri e domus de janas, location non a caso scelte dagli avi. Natura divina, mistero da culture antichissime e un pizzico di glamour, non c'è limite alla fantasia per rendere indimenticabili i tuoi giorni speciali.