Incantevoli scogliere scolpite dal tempo
Una sorprendente gallery di paesaggi sempre diversi. Ecco come si presenta la linea di costa dell'Isola. Distese di sabbia candida o dorata, a volte scintillanti di quarzo o colorate di rosa. Oppure tratti di morbide dune vergini. O ancora profonde insenature e sorprendenti scogliere modellate dal vento e dalle onde nelle forme più originali e bizzarre. Falesie, faraglioni, tafoni sono vere e proprie installazioni artistiche sul mare, prodigi della natura a portata di mano, da raggiungere facilmente in auto, moto e bici. Sono poco frequentate, come i solitari promontori che circondano i fascinosi fari dell’Isola e le innumerevoli torri costiere. C’è sempre un lato riparato dove trovare l’esclusiva terrazza sul mare, un angolo intimo da vivere in libertà, lontano dalla vivacità delle spiagge. Per fare un bagno refrigerante tra i riflessi di luce delle rocce o tuffarsi dai ‘balconi sul mare’, circondati da pareti a strapiombo, guglie e anfratti. Luoghi di pace dove assistere ad albe e tramonti indimenticabili, ascoltando la musica del mare.
A ciascun territorio il suo vino
Le goccioline di rugiada sui filari, le foglie mosse dal maestrale, il calore del sole sulla vigna, il granito che torchia gli acini, il sapere tramandato da generazioni, il gusto che prende forma mentre il tempo non trascorre invano nelle botti. È la Sardegna del vino, quella più autentica. Scoprendo i vitigni sardi, sia quelli autoctoni, straordinaria ricchezza ancestrale e identitaria, che quelli importati, armonizzatisi perfettamente nell’ambiente nel corso dei secoli, farai un viaggio alla scoperta del genius loci di una terra dalle tradizioni plurimillenarie. Guidato dai sensi, scoprirai i territori attraverso le loro produzioni vitivinicole d’eccellenza. Nettari che trasformano le degustazioni in esperienze coinvolgenti, immersive, che generano emozioni plurisensoriali e memorie che durano nel tempo. Nelle visite alle aziende vitivinicole entrerai in contatto con l’intera filiera produttiva, conoscerai da vicino identità e qualità dei vini, assaporerai genuinità e autenticità delle produzioni tipiche. Apprezzerai tutto ciò che ruota attorno, dalla passeggiata in vigneto agli eventi legati al vino, tra cui Cantine aperte in vari centri del sud Sardegna, Calici sotto le stelle a Jerzu, in Ogliastra, feste del vino novello, tra cui quella di Milis, nell’Oristanese.
I fari, emozioni ai confini della Sardegna
Un occhio di luce tiene lontani i naviganti notturni dalle coste segnalando loro il confine estremo tra terra e mare. Mentre di giorno, a bagliore spento, risplende il fascino di luoghi sperduti e selvaggi. Issati su promontori lontani da tutto e su isolette disabitate, i fari della Sardegna sono solitari avamposti, testimoni silenziosi delle storie del mare. Vegliano su acque dai colori brillanti, dove l’aria sa di sale e profumi mediterranei ed è incessante il frastuono di onde che si infrangono sugli scogli. Trasudano emozioni e sentimenti di vita intensa, quella dei loro guardiani, di ieri e di oggi. Raccontano di salvataggi miracolosi e naufragi, di imbarcazioni inghiottite dai flutti, come nell’isolotto di Mangiabarche, a pochi metri dalla costa di Calasetta, nell’isola di sant’Antioco: il nome risale alla fama di aver spesso fatto la sfortuna di marinai e naviganti. Accanto, nell’isola di san Pietro, su una scogliera a strapiombo, detta Capo Sandalo, si erge il faro più occidentale d’Italia. Dalla sua vetta, in cima a 124 scalini a chiocciola, emette lampi luminosi che arrivano sino a 24 miglia di distanza.
Sapori di pane, tradizione e fragranza
Si fa così dalla notte dei tempi: farine di grano duro lavorate a mano con acqua e sale, lievitazione lenta con la pasta madre dalle precedenti lavorazioni, cottura nel forno a legna. Stessi gesti e ingredienti ma un’infinità di forme, sapori e usi. In passato la panificazione aveva cadenza periodica, a seconda di necessità e possibilità economiche delle famiglie. Il pane era confezionato dalle donne secondo procedure sedimentate da secoli, giunte sino a noi. In occasione di feste e ricorrenze, si preparavano, anche i pani ‘speciali’. La lavorazione era (ed è) un autentico rito comunitario: il lavoro coinvolge padrona di casa, figlie e tutte le donne di famiglia, spesso anche quelle del vicinato. Il lavoro iniziava all’alba e si succedeva in varie fasi: preparazione della pasta, confezione delle forme e cottura erano affidate a tre gruppi femminili, ciascuno con abilità specifiche. La forma più alta di specializzazione era richiesta per decorare. Scoprirai storia della panificazione e molteplici produzioni in tanti musei del pane disseminati in Sardegna, ad Arzachena, Borore, Monteleone Roccadoria, Olmedo (dove ogni anno si allestisce un presepe di pane), Pompu, Sanluri e Siddi.
In escursione a pochi passi dalla città
L’Isola è un infinito mondo da perlustrare in escursione. Un’offerta in gran parte rientrante nella Rete escursionistica della Sardegna (RES), declinata per tutte le categorie di trekker, dal principiante al più esperto, che porta alla scoperta del territorio. L’impegno non è mai da sottovalutare: anche i percorsi tecnicamente facili e fisicamente poco impegnativi necessitano di tempo e attenzione. Lo sforzo sarà ripagato da esperienze indimenticabili. A iniziare da brevi tour in parchi urbani o vicino alle città, spesso legati all’osservazione della fauna: Monte Urpinu, Orto botanico, parco di Molentargius-Saline e Sella del diavolo a Cagliari, il monte Ortobene a Nuoro, in particolare il tratto dalla chiesa della Solitudine sino alla statua del Redentore, il parco di Monserrato a Sassari, il tour delle sorgenti a Tempio Pausania e il parco Aymerich a Laconi, luogo di grande interesse paesaggistico e storico grazie al castello medievale al suo interno. Il parco sconfina nella foresta Funtanamela, 500 ettari di lecci e macchia mediterranea alta, dove vivono cervo sardo e i cavallini del Sarcidano allo stato brado: qui gli itinerari ripercorrono le antiche via delle transumanza tra Barbagia e Campidano.
Trekking nella Sardegna più segreta e selvaggia
Falesie a picco sul mare, canyon, grotte, cascate. Gli itinerari escursionistici sardi più famosi si sviluppano su più giorni di cammino attraverso zone impervie e deserte, spesso riservati a trekker esperti. I trekking classificati EEA richiedono un’attenta valutazione di capacità e condizione fisica, verifica del meteo, attrezzatura adeguata e possibilità di comunicazioni. Segnatura e tracciatura dei sentieri non sempre sono puntuali, talvolta sommarie, perciò l’accompagnamento di guide è indispensabile. Un’escursione impegnativa ma inimitabile passa attraverso le cime del Gennargentu e arriva a punta La Marmora (1834 metri). Il nome omaggia il cartografo e generale piemontese del XIX secolo, autore di carte e opere scientifiche dedicate alla Sardegna. Marciando sul Gennargentu ammirerai il panorama della costa orientale e potresti avvistare mufloni e aquile reali. Anche dall’Ogliastra più profonda parte un itinerario verso il ‘tetto’ dell’Isola: un cammino di quattro ore parte dal villaggio nuragico di Ruinas, nel territorio di Arzana, s’inerpica fino alle punte Florisa, La Marmora e infine ‘della Croce’, da sempre riferimento per gli escursionisti che affrontano il massiccio.
Ogni festa è buona con i dolci della tradizione
La cucina sarda riflette la sua cultura plurimillenaria e stratificata, valore aggiunto anche dell’ampia produzione di dolci tradizionali. A seconda dei territori variano nomi, forme e dettagli delle ricette, gli ingredienti di base sono identici, semplici e aromatici. Ne derivano prelibatezze dal sapore intenso, come la celebre seada o sebada, formata da due dischi di pasta sovrapposti con un ripieno di formaggio filante acidulo, aromatizzato con scorza di arancia o limone. Dopo l’immersione e la frittura nell’olio bollente, si cosparge di miele, preferibilmente di corbezzolo, ed è servita calda, croccante. Affonda le origini nella cultura agropastorale barbaricina, quando i pastori facevano ritorno a casa dopo la transumanza, accolti dal calore familiare. Perfetti per tutte le occasioni sono i biscotti di Fonni, simili ai savoiardi ma più morbidi e profumati al limone o vaniglia. Nel Campidano sono diffusi col nome di pistoccus. Per prepararli servono uova, zucchero e farina. Ideali per colazione sono is pistoccheddus grussus, biscotti secchi, leggeri e friabili. L’origine è nei paesi attorno al Monte Linas, dove sono chiamati gallettinas. Per merenda, niente di meglio di una torta di ricotta o un antico dolce, su papai biancu, già confezionato nel Medioevo a Cagliari: un budino al latte dolcificato con mandorla e limone.
Terme di Sardegna, benessere da sempre
Non è un caso che in Sardegna le acque termali, filtrate da antiche rocce vulcaniche e riscaldate per effetto del gradiente geotermico, sgorghino vicino a domus de Janas e siti nuragici. Si può affermare con relativa certezza, infatti, che i benefici derivanti dalla loro composizione salso-bromo-iodica o solfurea fossero ben note sin dalla preistoria. Caratteristiche che non sfuggirono ai colonizzatori romani, i quali individuarono su siti già noti in età nuragica aree dove realizzare impianti termali, giunti sino ai giorni nostri. Già allora i ‘patrizi’ beneficiavano dei trattamenti curativi ed estetici in contesti ambientali unici. Oggi ne godrai in moderne e accoglienti strutture, perfette per relax, benessere e cura del corpo.
In sella, tra montagne e mare
“È guidando una bici che puoi conoscere meglio i contorni di un luogo”. Ernest Hemingway amava i viaggi su due ruote, il senso di libertà, l’andatura cadenzata, la scoperta dei territori. Probabilmente avrebbe apprezzato percorrere la Sardegna pedalando tra scenari incantevoli, confortato da un clima mite, lontano dal traffico, su strade sicure, a volte deserte, a contatto con territorio e comunità che lo abitano. La bici è mezzo e filo conduttore per scoprire una terra autentica, antichissima, a tratti incontaminata.
Bici e natura, in sella nei parchi
Senso di libertà, andatura cadenzata, clima mite, scenari incantevoli, strade poco trafficate, a tratti deserte, silenzi che amplificano i suoni della natura. È la Sardegna in sella: gli amanti della vacanza in bici vivranno percorsi a contatto diretto con paesaggio e comunità di una terra antichissima, per lunghi tratti incontaminata, a volte aspra e selvaggia. Le strade si integrano con luoghi ricchi di bellezze naturalistiche e attrazioni archeologiche e culturali e soddisfano le esigenze di chi unisce passione per bici e natura a ‘sete’ di conoscenza. Le due ruote sono mezzo e filo conduttore. Puoi scoprire l’area attorno a cui soggiorni con percorsi ad anello oppure fare un tour a tappe con soggiorni itineranti: ogni giorno una località diversa. Con bici da strada o in mountain bike (per gli amanti del fuoristrada), sulla costa o nell’entroterra, preferibilmente in primavera o autunno, percorsi di varia difficoltà, dal ciclista esperto all’amatore.