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Slow food & slow life

L’altissima concentrazione di persone longeve, specie in alcune aree della Sardegna ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale. Le ricerche di vari studiosi tendono a dimostrare, la correlazione tra stile di vita, alimentazione e longevità: insieme alla predisposizione genetica, la combinazione di fattori ambientali, antropologici e culturali che caratterizza la Sardegna sarebbe la chiave dell’‘invecchiamento di successo’. Nell’Isola si vive meglio e più a lungo rispetto alla media italiana ed europea. Non a caso, il territorio dell’Ogliastra, è inserito tra le cinque ‘blue zone’ del mondo, aree in cui la percentuale di centenari e novantenni in salute e attivi è più elevata che nei territori confinanti.

Sud

Chia

L’antico villaggio di Chia, importante centro fenicio e poi romano col nome di Bithia, si trovava in una piccola insenatura dove oggi è presente una delle tante Torri costiere nel XVII secolo costruite dalla Corona di Spagna contro le incursioni dei corsari barbareschi. Tra le rovine portate alla luce in seguito ad una mareggiata, ci sono i resti di un tophet punico e l’antica strada che la collegava all’importante città di Nora. Oggi è meta degli appassionati di trekking e mountain bike che possono percorrere la strada sterrata che fiancheggia la vecchia via, godendo di angoli di costa particolarmente affascinanti.

Dalla torre, che domina il litorale, si accede ad una lunga lingua di sabbia intervallata da piccole insenature incorniciate da una fitta vegetazione e lambite da un mare verde smeraldo, un vero e proprio spettacolo della natura che resta impresso per sempre nel cuore di qualsiasi visitatore.

Percorrendo la costa verso ovest si attraversano le spiagge di Sa Tuerra, Porto Campana, Spiaggia de su Sali, e Su Giudeu la più bella di tutte. Detta anche spiaggia de s'Abba Durci (spiaggia dell'acqua dolce), è una lunga distesa di candida sabbia circondata da alte dune ricoperte di ginepri secolari, che con le loro forme creano un paesaggio particolarmente suggestivo.

Sul retro di questo tratto di litorale è ubicato lo stagno di Spartivento, preziosa oasi naturalistica habitat di numerose specie animali. Davanti alla spiaggia di Su Giudeu, a brevissima distanza dalla riva, è ubicato un isolotto facilmente raggiungibile per il basso fondale che la separa dalla terraferma. Grazie al suo fascino particolare, questa spiaggia è spesso scelta come naturale scenario di film e spot televisivi.

Nella parte più occidentale di questo tratto di costa si trova la spiaggia di Cala Cipolla. Raggiungibile solo a piedi, si estende in una piccola insenatura riparata e racchiusa da un promontorio roccioso che la separa dal litorale più esteso. Da Cala Cipolla un panoramico sentiero permette di raggiungere il Faro di Capo Spartivento, dalla cui sommità si domina l'intera costa meridionale del Sulcis.

Grazie al loro basso fondale, tutte le spiagge del litorale di Chia, sono particolarmente frequentate dalle famiglie con bambini e da appassionati di pesca subacquea e immersioni. Battuta spesso dal vento di maestrale, Chia è anche meta ideale dei surfisti che possono esibirsi in spettacolari acrobazie. Ricche di servizi turistici, queste spiagge sono accessibili ai diversamente abili e dotate di ampio parcheggio.

Scivolare dolcemente dal fiume al mare

Armati di canoa, pagaia e zaino con tutto l’occorrente per un’esperienza indimenticabile. La Sardegna ti offre attività complementari al relax in spiaggia, come il canoismo e il trekking nautico. Si parte dalle aree fluviali: lungo il Tirso, dove si organizzano numerose escursioni in kayak; attraverso il lago Cedrino, in mezzo a placide acque e verdi pareti scoscese; o ancora percorrendo il sinuoso rio Posada, all’interno del parco regionale di Tepilora, sino a ‘sfociare’ nell’incantevole oasi di Bèrchida.

Alla ricerca del vento e delle onde

Nel mare color smeraldo della Sardegna c’è sempre il vento in poppa per gli appassionati di vela, kite e del windsurf. Non solo velisti: quando il maestrale che spazza il Mediterraneo soffia sulla costa ovest, gli affascinanti litorali si trasformano in una tappa obbligata per gli amanti del surf da tavola, con onde veloci e tubanti che possono arrivare fino a quattro metri di altezza a Capo Mannu, all’estremità settentrionale della penisola del Sinis. Da Buggerru a Funtanamare la costa occidentale è il paradiso dei surfisti più esperti, che non temono l’impeto del mare e i fondali rocciosi.

Sardegna, naturalmente wellness

Madre natura è stata generosa con la Sardegna, è un'oasi di wellness a portata di mano, è come un' immensa palestra outdoor aperta a tutti per praticare trekking, biking e arrampicata e nuotate nel mare più bello, limpido e pulito ideale anche per snorkeling e diving. Anche i più pigri non resistono alle sedute di acquagym alternata alle camminate nell’acqua bassissima e agli idromassaggi naturali nel bagnasciuga. Scegli le spiagge di sabbia finissima per provare le calde sabbiature, sono un toccasana per ossa e articolazioni, o quelle con ciottoli per le sedute di scrubbing e per camminare a piedi nudi riattivando la micro-circolazione, o semplicemente sdraiarsi sulle pietre scaldate dal sole e catturare la sua potente energia, una riserva di benessere per tutto l'anno, in attesa di una nuova vacanza al mare.

Un mare di navi scomparse

Un mondo sommerso ricchissimo di flora e fauna acquatica, dimora di relitti abbandonati Tutta la Sardegna offre agli amanti delle immersioni numerosi spunti imperdibili: navi incagliate nei bassi fondali, dove i raggi del sole creano suggestivi quadri di luce e colori. Mentre nel buio più profondo la vitalità del mare fa rinascere il relitto ferito: i nuovi abitanti, cernie, aragoste, gamberi fanno capolino dalle loro tane tra gli splendidi tappeti fioriti di gorgonie e di specie rare come il corallo nero. Relitti ormai del tutto colonizzati dai ventagli rossi e gialli e distese di posidonia che vibrano al fluire dell’acqua, suscitano emozioni anche ai sub più esperti

Sud

Quartu Sant'Elena

Alla fine del XX secolo, grazie alla costruzione di nuovi quartieri, ebbe una notevole espansione e i suoi abitanti raddoppiarono. Oggi con quasi 70 mila residenti Quartu sant'Elena è la terza città isolana dopo Cagliari e Sassari. Un tempo centro agricolo, oggi conserva la produzione vitivinicola, rinomata per la malvasia. Sono famose anche la lavorazione di gioielli in filigrana d'oro e la produzione di pani e dolci fatti in casa: candelaus, pabassinas e piricchitus. Il suo territorio è compreso tra: pianura del Campidano, montagne e boschi dell'oasi dei Sette Fratelli e parco di Molentargius-Saline, dove, a piedi o in bici, ammirerai colonie di fenicotteri rosa. La costa quartese inizia dal litorale del Poetto e si estende per decine di chilometri lungo la parte orientale del golfo degli Angeli. Scogliere a picco si alternano a spiagge sabbiose o di ciottoli: Capitana, con porto turistico e, alle spalle, colline coperte da pioppi ed eucalipti, le piscine naturali di is Mortorius, Cala Regina con ciottoli e mare azzurro, la bella is Canaleddus e la scenografica Mari Pintau, dove pietre levigate si immergono nel 'mare dipinto' dai colori abbaglianti. Infine, Geremeas, con spiagge candide e morbide: Kala 'e Moru e Marongiu.

Quarto nacque dall'unione di tre villaggi. Per proteggerlo dai saraceni, gli spagnoli costruirono cinque torri nel litorale. Tra le chiese, spicca la basilica di sant'Elena imperatrice, che conserva bellissimi affreschi, pulpito e fonte battesimale risalenti al XVIII secolo e una statua della santa, portata in processione durante la festa patronale (metà settembre). Altri edifici di culto antichi sono Santa Maria di Cepola, costruita sui ruderi paleocristiani e ampliata nel XIV secolo, e Sant'Agata, del XII secolo, poi rifatta tra 1280 e 1300. In campagna c'è Nostra Signora del buon Cammino, con colonne di età romana. Altra testimonianza romana è una villa nella frazione di Sant'Andrea, sommersa dal mare. Nel territorio sono censiti 38 siti nuragici: il principale è il nuraghe Diana, con una torre principale e due minori collegate da cortine murarie. A maggio durante la tappa di Monumenti Aperti, potrai visitare edifici storici come le fornaci, che tra 1878 e 1985 hanno prodotto laterizi e tegole, il mattatoio, in funzione sino al 1968, e l'ex cartiera Perra del 1911, all'epoca unica fabbrica di carta per imballaggio. Per la manifestazione si aprono anche antiche case campidanesi con soffitti affrescati e pianelle a motivi geometrici. Da non perdere due dimore adibite a musei etnografici: sa Dom'e Farra (casa della farina), che custodisce attrezzi agricoli, e Il ciclo della vita, dove sono esposti ottomila oggetti tradizionali (XVIII-XX secolo). Di grande richiamo è Sciampitta, a luglio, maggior evento folk dell'Isola.

Una palestra a cielo aperto

Una palestra-parco all’aperto che ispira ogni genere di turista attivo durante tutto l’anno. La Sardegna è la meta perfetta per viaggiatori che vivono da protagonisti la vacanza: nell’Isola possono praticare qualsiasi attività sportiva in scenari unici e spesso incontaminati. È la terra ideale per chi ama interagire con la natura e che ricerca nel viaggio un arricchimento culturale e di spirito. 

Dentro un'anima autentica, intorno il mare

Non assomiglia a nessun luogo. Così scrivono della Sardegna i primi viaggiatori del passato che arrivavano dal mare. Raccontano l’emozione della terra che affiora lentamente dall'acqua e lo spettacolo della natura incontaminata che si svela ai loro occhi. Una terra avvolta da una luce intensa, montagne imponenti che degradano verso le coste incorniciando scenari marini sempre diversi, scogliere scolpite dal vento, spiagge lunghissime, baie nascoste dalla macchia mediterranea, dune di sabbia ricoperte da gigli bianchi.

Isola-parco, tutta da esplorare

Un viaggio o più viaggi? Parchi e aree marine protette hanno tanto da dire e propongono tantissime attività in qualsiasi periodo dell’anno: itinerari per conoscere le unicità e le rarità ambientali e bologiche, per esplorare luoghi  suggestivi, per praticare trekking e biking, per fare passeggiate a cavallo lungo spiaggia, escursioni in kayak o in barca in acque color smeraldo, immersioni in fondali mozzafiato. La Sardegna è un’isola - parco: sei aree marine per oltre 80 mila ettari di territorio incontaminato e ‘protetto’, dove vivere le forti emozioni di itinerari naturalistici, culturali ed enogastronomici.