È la più imponente struttura urbana di Cagliari e si erge in cima a un panoramico colle circondato da viali alberati, ‘terrazze’ con vista su tutta la città. Il carcere di Buoncammino, così come l’area urbana circostante, deve il nome alla vicina chiesa di San Lorenzo, in origine dedicata alla Vergine di Buoncammino. In cima a un’altura, a quota cento metri di altitudine, occupa una superficie rettangolare di 15 mila metri quadrati.

Il complesso, composto da sei fabbricati, fu edificato in due fasi: la prima intorno al 1855, la seconda tra 1887 e 1897. Prima di Buoncammino, i prigionieri erano detenuti nella torre di San Pancrazio, ingresso al vicino quartiere di Castello, e in edifici annessi e circostanti. Il primo nucleo nacque come integrazione delle strutture carcerarie allora in uso, ma a causa del sovraffollamento e delle precarie condizioni in cui esse versavano, si decise per l’ampliamento della nuova prigione, trasformata in una vera e propria ‘cittadella’ capace di ospitare dai 500 ai mille detenuti, con conseguente e definitiva chiusura del complesso di San Pancrazio. L’attuale aspetto è frutto di ulteriori aggiunte di corpi di fabbrica, avvenute intorno agli anni Trenta del XX secolo.