All’altezza del primo sbarramento sul Flumendosa, il fiume con maggiore portata della Sardegna, c’è un grande lago dai riflessi azzurri, contornato da eredità archeologiche, villaggi ‘fantasma’ e da paesaggi mozzafiato. Bau Muggeris era in origine il nome di una gola, dove, secondo tradizione, le muggeris, ovvero le donne del paese di Villagrande Strisaili – nel cui territorio ricade l’invaso - si recavano a lavare i panni domestici. Oggi è il nome di una diga, costruita, e del bacino artificiale nato in seguito alla sua realizzazione, avvenuta tra 1928 e 1949. I primi progetti di costruzione risalgono al 1915, mentre poco dopo l’inizio dei lavori vi fu un improvviso stop, dovuto al dirottamento dei fondi verso l’estrazione del carbone del Sulcis. Verso valle furono costruite tre centrali elettriche, esattamente in corrispondenza dei ‘salti’ del fiume, che potevano produrre, a pieno regime, fino a 130 milioni di chilowatt/ora, pari a circa un terzo dell’energia elettrica prodotta nell’intera Penisola a metà del XX secolo.