Con quasi trentamila abitanti è l’ottava città più popolosa della Sardegna. Selargius fa parte dell’area metropolitana di Cagliari, praticamente unita al capoluogo. Forse di origine romana, nell’alto Medioevo era Kellarios, dal latino cellarium (deposito agricolo). Il lavoro nei campi, storica attività cittadina, rivive nei prodotti agroalimentari: vino, in particolare monica e nasco, pane e paste fatti in casa, mandorle a base dei dolci tipici (amaretti, gueffus, pistoccus), is pardulas e, famosissimi, i capperi di Selargius.

In epoca aragonese il centro fu un’enorme ‘trincea’ fortificata a difesa di Carali: un quadrato con lati di 200 metri, dove il fossato corrispondeva al letto di un torrente. Il centro storico ne conserva memoria, fatto di case campidanesi, costruite con ladiri, mattoni di terra cruda, e caratterizzate da ampi portali, cortili e loggiati coperti, is lollas. Le più belle e meglio conservate si trovano in via Roma, dove visiterai anche il seicentesco carcere dei marchesi di Quirra.