È uno dei simboli dell’arte neoclassica ottocentesca in Sardegna, anche se il suo primo impianto gotico, che sopravvive in un piccola porzione di facciata, risale sino al XIII secolo. La chiesa di San Francesco d’Assisi sorge nel centro storico di Oristano, a pochi passi dalla cattedrale di Santa Maria Assunta (il duomo), officiata dai frati francescani che risiedono nell’annesso monastero dal 1253. Contestualmente fu costruita per la prima volta la chiesa, demolita a inizio XIX secolo e risorta pochi decenni dopo su progetto dell’architetto cagliaritano Gaetano Cima. Il nuovo tempio fu eretto secondo i canoni del classicismo purista, aperto al culto nel 1847.

La facciata è scandita da tre portali e preceduta da un pronao a imitazione di un tempio greco, costituito da due pilastri e quattro colonne con capitelli ionici che reggono il timpano. Una cupola semisferica corona l’edificio. L’interno è a pianta centrale, intervallato da due cappelle per lato, con profonda abside semicircolare. Sull’altare della prima cappella a sinistra ammirerai un capolavoro d’arte lignea: il Crocifisso policromo di Nicodemo (XV secolo).