Unica testimonianza ‘vivente’ di uno villaggio medievale scomparso, sorge in un verde pianoro, con la particolarità di appartenere, per motivi diversi, a due comunità confinanti. La chiesa dedicata a Sant’Antonio abate, conosciuta anche come Sant’Antonio di Briai, si trova nel territorio di Ossi – da cui dista circa sette chilometri -, pur rientrando nella giurisdizione ecclesiastica di Florinas, il cui abitato è più vicino, a poco più di cinque chilometri. Briai (o Briave) era il nome di uno dei numerosi villaggi che nel Medioevo popolavano le curatorie di Coros e Figulinas. Ognuno di essi si sviluppava attorno a una chiesa: oggi di tali abitati resta soltanto qualche traccia tra campi e vegetazione, mentre le rovine di vari santuari continuano a punteggiare il paesaggio, contribuendo ad arricchirne il fascino. Nonostante i contadini di Briai abbandonarono il loro villaggio a partire dal XV secolo, per trasferirsi a Ossi, la venerazione nei confronti del santo non venne mai meno. La chiesa di Sant’Antonio fu infatti l’unica chiesa dei dintorni a rimanere in uso e a essere oggetto di restauri nel corso dei secoli, passando sotto il controllo ‘spirituale’ della parrocchia di Florinas nel XVIII secolo.