Si adagia sulle pendici del monte Maiore, ai confini settentrionali della Marmilla, circondato da ampie vallate, sorgenti, pareti rocciose e originali formazioni granitiche. Nureci è un grazioso borgo di circa 400 abitanti, per i quali attività agricola, allevamento e lavorazione artigianale della pietra sono le risorse principali. Il paese fece parte della curatoria di Part’e Valenza nel giudicato d’Arborea. L’odierno abitato risale al secondo XV secolo: gli abitanti di Genadas lasciarono il villaggio a causa degli assalti dei briganti e si stabilirono nell’attuale Nureci. Accanto alla chiesetta campestre della Madonna d’Itria ci sono i ruderi dell’antica villa. Il martedì dopo Pentecoste vi si svolgono festeggiamenti di origine bizantina. La struttura urbana ha conservato tratti antichi: spiccano edifici di inizio XIX secolo, tra cui il palazzo baronale dei Touffani, e case ‘a corte’ con architravi, balconi e bei portali, elementi caratterizzanti di Nureci. Piazze e vie del centro storico sono in ciottolato, abbellite da fontane e murales, e si articolano attorno alla seicentesca chiesa di Santa Barbara.