Letteralmente significa ‘punto di passaggio dei carri’, nome risalente alle attività di raccolta del carbone di legna che hanno caratterizzato il sito nel XIX e XX secolo: è un complesso nuragico di eccezionale architettura e ingegneria, creato ai tempi della lavorazione dei metalli e legato al culto dell’acqua, elemento prezioso nell’arido ambiente calcareo del Supramonte, le ‘dolomiti’ sarde. Il villaggio di sa Sedda ‘e sos Carros è incastonato nella selvaggia valle di Lanaittu, uno spettacolare sfondo naturale all’interno del territorio di Oliena, raggiungibile dalla strada che conduce (andando verso Dorgali) anche al monumento nazionale della sorgente carsica su Gologone e alle splendide grotte di sa Oche e su Bentu.