Adagiato su un pendio collinare molto fertile, Gonnoscodina è un paesino di origine medioevale di 500 abitanti dell’alta Marmilla, attorniato da rilievi e attraversato dal rio Mogoro. La radice gonnos (comune a vari paesi sardi) significa, appunto, ‘collina’, mentre la parte finale codina ‘roccia’. L’attività principale è, chiaramente, l’agricoltura, cui è associata la lavorazione artigianale di legno e ceramica. All’ingresso del paese ti apparirà la grande ed elegante cupola della chiesa di san Daniele (della prima metà del XIX secolo), simbolo del paese: all’interno, a pianta centrale, ospita un magnifico altare in marmo pario. Attorno un bellissimo parco ammantato di macchia mediterranea. All’interno del centro storico ammirerai un antico ponte di datazione incerta e la parrocchiale di san Sebastiano, costruita in stile ionico a croce greca nel XVII secolo (al posto dell’antica parrocchiale di san Bartolomeo), che custodisce una reliquia della santa Croce e un calice antico di grande pregio. Il patrono è celebrato il 20 gennaio con un caratteristico falò acceso nella notte. Mentre san Daniele è festeggiato tre volte: a inizio maggio, a metà e metà novembre. A fine agosto la festa di san Bartolomeo nella suggestiva cornice del parco che circonda i ruderi della chiesetta a lui dedicata.