Sulle rotte dei fenici, immerso tra lo stagno di Cabras e lo spettacolare Capo san Marco, impreziosito dalle rovine dell’antica città di Tharros, sorge un piccolo borgo, dove la vita sembra scorrere ancora come in tempi lontani. Ancora oggi noterai le caratteristiche casette in legno e giunco dei pescatori, di cui rimangono esempi a pochi passi dagli scavi archeologici. Il caratteristico villaggio di San Giovanni di Sinis custodisce un gioiello storico-architettonico di inestimabile valore, dove si respira un’aria di pace spirituale. È la piccola chiesa paleocristiana di san Giovanni scolpita con forme particolari. La prima costruzione risale al periodo bizantino, a metà del VI secolo, la chiesetta campestre sorge su un piccolo cimitero dalle origini pagane: i tratti sono di necropoli punica e poi cristiana. Orientata al sole dell’alba, trasuda tuttora un’aurea di austera sacralità che trasmetteva un tempo ai devoti e che riecheggia nella figura di san Giovanni Battista, cui è dedicata. Ha pianta rettangolare con abside sporgente, la struttura è costituita da blocchi in spoglio di arenaria che rievocano le mura di Tharros, dapprima colonia fenicio-punica, poi romana.