Contornate da colline e valli, dove scorre il fiume Temo, sono state scavate dalle popolazioni neolitiche in due affioramenti calcarei. Le nove domus de Janas della necropoli di Puttu Codinu rappresentano - insieme all’insediamento del nuraghe Appiu - il sito archeologico più famoso di Villanova Monteleone, a cinque chilometri dal borgo, lungo la statale 292 che conduce a Monteleone Rocca Doria, nell’entroterra algherese. Il nome di queste ‘case dei morti’, intitolate alle fate (janas), ma in realtà tombe collettive di un villaggio che doveva sorgere vicino, significa ‘pozzo di roccia’ ed è databile a partire dal 3500 a.C. (Neolitico finale) alla fine del III millennio (Eneolitico), con frequentazioni, attestate dai reperti, sino al 1800-1600 a.C. (Bronzo antico).