La leggenda racconta che la Vergine Maria sarebbe apparsa a due monaci indicando loro dove trovare le reliquie dei santi Nicola e Trano e suggerendo di erigere in suo onore un santuario fra graniti e querce di capo Soprano, laddove sarebbe poi sorta Locus Santus. La storia dice che la chiesa della Natività della beata Vergine Maria, nota come Nostra Signora di Luogosanto, fu costruita attorno al 1218 dai francescani giunti in Gallura a inizio XIII secolo, che qui edificarono anche uno dei primi monasteri quando san Francesco era ancora in vita. Pochi anni dopo la nascita, nel 1227, papa Onorio III elevò la chiesa alla dignità di basilica minore (prima chiesa gallurese a ricevere l’onorificenza). Nello stesso anno, in campagna, dove furono ritrovate le reliquie dei santi protagonisti della leggenda, sorse il santuario detto Eremo di San Trano. Nel XVIII secolo, quando la basilica fu ricostruita, ricevette il privilegio della porta santa. In passato murata, dagli anni Settanta del XX secolo rappresentata da una porta bronzea, opera dello scultore Luca Luchetti. Attualmente viene aperta dal vescovo ogni sette anni per 12 mesi.