È un prezioso testimone del sistema di sorveglianza e difesa del territorio campidanese in epoca medievale, inoltre è letteralmente circondato da affascinanti eredità prenuragiche e nuragiche. Il castello di Baratuli si erge sulla sommità del monte Olladiri nel territorio di Monastir, eretto su un precedente insediamento databile tra le età del Bronzo e del Ferro. Fu edificato intorno alla metà del XII secolo per conto dei giudici di Cagliari, al fine di controllare la parte meridionale del Campidano. Passò in seguito alla famiglia della Gherardesca, che possedeva anche i castelli di Acquafredda e di Gioiosa Guardia tra gli attuali territori di Siliqua e Villamassargia. Dopo la caduta del conte Ugolino, uno dei personaggi più celebri e controversi dell’Inferno dantesco, finì in mano alla Repubblica di Pisa, che lo distrusse nei primi anni del XIV secolo, forse per evitarne la conquista da parte degli aragonesi. Assieme al maniero fu distrutto anche il villaggio omonimo che sorgeva a valle, vicino alla chiesa campestre di Santa Lucia.