Si distende accanto alla riva sinistra del rio sant’Elena, affluente del Tirso, in un tratto di fertile pianura, da sempre coltivata a grano e di recente anche a riso. Simaxis è un paese del Campidano settentrionale di duemila e 300 abitanti. L’origine è medioevale: fu il principale centro della curatoria omonima all’interno del giudicato d’Arborea. Il villaggio originario fu distrutto dall’invasione francese del 1637 e ripopolato a metà XIX secolo quando le bonifiche risanarono i terreni divenuti paludosi e l’attività agricola riprese a pieno regime. A testimoniarne la floridezza a novembre si svolge la giornata del riso. Altro simbolo agricolo è l’ottocentesco monte granatico. Originale il carnevale in chiave rétro, sa Coja de tziu Damus, che prevede un matrimonio celebrato da un attore che impersona il sindaco, la popolazione partecipa in abiti tradizionali.