Alcune sono visibili in città e nei dintorni, altre giacciono sott’acqua o attendono di essere scoperte: molte tracce testimoniano il ruolo determinante di Olbia in età imperiale, come centro commerciale e come base navale militare. Divenuta romana con la conquista della Sardegna nel 238 a. C., Olbia – chiamata talvolta anche Olvia o Olbi -, fu dotata di tre vie di collegamento con il resto dell’Isola e contava circa 5000 abitanti. Il foro si trovava nell’area dell’attuale municipio, vicinissimo al porto: potrai osservare un tratto della pavimentazione originale all’incrocio tra via Dante e corso Umberto I. Secondo alcuni, fu voluto da Atte, schiava e amante di Nerone, divenuta liberta e successivamente esiliata nella città gallurese – dove ottenne vasti latifondi - in seguito al matrimonio dell’imperatore con Poppea. Non mancavano le terme pubbliche, ma spicca soprattutto l’acquedotto, considerato il più integro di tutta la Sardegna.