Fino al 1927 erano due paesi, Siurgus e Donigala, unificati da Vittorio Emanuele III e oggi Comune di duemila abitanti della Trexenta, il ‘granaio di Roma’. Il centro si specchia nel lago Mulargia, splendido scenario per escursioni in bici, a cavallo, in canoa, sul battello in ‘stile Mississipi’ o col Trenino Verde. Il territorio è in gran parte montuoso, ricoperto da macchia mediterranea e querce da sughero, risorsa locale insieme a cereali, vigneti, legumi e frutteti. Lecci millenari formano la foresta di s’Abioi, aree verdi si trovano a monte Moretta, Perda Collina, Truncu de s’Ollastu e Genna de Cresia, dove ammirerai un monumentale olivastro.

Seurgus fu centro importante fin da epoca romana, come dimostrano resti di villaggi, guarnigioni e necropoli che vanno da età repubblicana all’alto impero: qui passava la strada che collegava Karalis a Biora e con il Sarrabus. L’eredità più celebre è un vasetto votivo di bronzo con dedica a Esculapio.