Si issa a quasi 500 metri d’altezza, al centro della catena del Marghine, in un fertile territorio, coltivato a cereali, orzo, olivi, viti e alberi da frutta. Popolato da oltre duemila abitanti e noto per la concentrazione di ultracentenari da record mondiale - ben sette in contemporanea nei primi anni Duemila! - Silanus fa parte dei borghi autentici d’Italia grazie a natura, tradizioni e monumenti del passato. Il centro si basa su attività agropastorali e artigianato, specie lavorazione di tappeti e preparazione di dolci e pani, che ammirerai e assaggerai nella mostra dei pani e dei dolci tradizionali tra maggio e giugno. Ricca è anche la produzione di formaggi: pecorino, ricotta e casizzolu. Nella prima metà maggio la sagra de su ischidu è occasione per gustare le ricette della tradizione pastorale e premiare il miglior prodotto caseario. La manifestazione si svolge nel sagrato del complesso di santa Sabina, che comprende un nuraghe monotorre con villaggio attorno (1600-1000 a.C.), la tomba di Giganti di Pedra pinta, un pozzo sacro coperto a tholos e la chiesa di santa Sabina, costruita nell’XI secolo su un precedente edificio bizantino, tutt’oggi meta di pellegrinaggi.