Sull’origine del nome due versioni: secondo la più antica, un errore di traduzione di isula de is càvurus (isola dei granchi), l’ipotesi più moderna è che derivi dall’abbondante presenza endemica di piante di cavolo selvatico. L’isola dei Cavoli ha una superficie di appena 43 ettari ma è un vero gioiello floro-faunistico, a meno di un chilometro da Capo Carbonara, raggiungibile con imbarcazioni private o escursioni organizzate dal porto di Villasimius. Nelle sue coste frastagliate si aprono piccole insenature attorniate da massi granitici con fondale di sabbia bianca: la lunga e stretta cala di Ponente, accessibile a piccole barche, cala del Morto a sud, cala del Ceppo e la più grande e protetta cala di Scasciu. Le acque limpide e di un azzurro intenso ospitano branchi di delfini e barracuda.