La grotta Ulari, abitata nel Neolitico recente (3500 a.C.) è la testimonianza più antica della presenza dell’uomo nel suo territorio che si sviluppa fra 400 e 700 metri d’altitudine nella parte settentrionale della piana di Sorres, lungo la valle del rio Frida, a sud del monte Pelao. Non a caso, il villaggio originario si chiamava Gruta (grotta), poi il nome fu trasformato in Borutta. Il piccolo borgo del Meilogu - meno di 300 abitanti - è stato uno dei primi tre Comuni italiani a eleggere (1946) una sindaca, Ninetta Bartoli. Il simbolo del paese è la famosa chiesa di San Pietro di Sorres, riconosciuto monumento nazionale dal 1894. Assieme alla basilica della santissima Trinità di Saccargia, è uno dei luoghi di culto più noti in Sardegna. Edificata tra XII e XIII secolo, fu cattedrale dell’(ex) diocesi di Sorres fino al 1505.