In sella, tra montagne e mare

Tavolare con mtb

In sella, tra montagne e mare

Itinerario e vacanza coincidono: risalire da sud a nord il litorale orientale in bici è un’esperienza totalizzante, di integrazione con luoghi ricchi di bellezze naturali, storia e cultura e con le persone che li abitano
clima mite, poco traffico, silenzio che amplifica i suoni della natura

“È guidando una bici che puoi conoscere meglio i contorni di un luogo”. Ernest Hemingway amava i viaggi su due ruote, il senso di libertà, l’andatura cadenzata, la scoperta dei territori. Probabilmente avrebbe apprezzato percorrere la Sardegna pedalando tra scenari incantevoli, confortato da un clima mite, lontano dal traffico, su strade sicure, a volte deserte, a contatto con territorio e comunità che lo abitano. La bici è mezzo e filo conduttore per scoprire una terra autentica, antichissima, a tratti incontaminata. Circa 2700 chilometri di strade secondarie costituiranno la Rete ciclabile della Sardegna, progetto che prevede realizzazione e messa in sicurezza di oltre 50 itinerari, che nascono su tracciati già esistenti, in gran parte su strade provinciali, comunali e urbane, piste ciclabili e ferrovie dismesse. Le ciclovie toccheranno oltre 700 punti di interesse naturalistico, archeologico e artistico-culturale.

Parco Molentargius-Saline, Cagliari
Parco Molentargius in bici
strade panoramiche mozzafiato

Cagliari è base di partenza di un percorso sud-orientale. Ne approfitterai per visitare, lungo piste ciclabili, una città dal fascino irresistibile, dove civiltà e culture si sono intrecciate nel corso della sua storia millenaria. Tra i segni tangibili la necropoli di Tuvixeddu, l’Anfiteatro romano, la basilica di san Saturnino, le fortificazioni pisane e spagnole, il palazzo regio. Dai quartieri storici ti dirigerai verso il parco di Molentargius-Saline e il lungomare Poetto. Dal Margine Rosso procederai sulla provinciale 17 ‘panoramica’, una spettacolare litoranea. Percorrerai tutta la costa di Quartu santElena: la strada scorre a strapiombo sul mare, con tornanti e saliscendi: rimarrai estasiato da Mari Pintau. Poi Geremeas, Torre delle Stelle, nel territorio di Maracalagonis, e Solanas, frazione costiera di Sinnai. Dopo trenta chilometri entrerai a Villasimius da Porto Sa Ruxi, una delle tante meraviglie dell’area marina di Capo Carbonara, che vanta paradisi come Porto Giunco e Punta Molentis.

Darsena, molo Dogana - Cagliari
Strada panoramica per Villasimius
strada panoramica Villasimius
orientale sarda, un viaggio nel tempo

Panoramica costiera o fascino della ‘vecchia’ statale 125. Avrai due alternative per raggiungere il Sarrabus, la terra degli agrumi. Se ha costeggiato da Cagliari a Villasimius, la prima opzione è la sinuosa provinciale 18, che ti accompagnerà sino a Castiadas. I tuoi sensi saranno catturati da spiagge come Cala Pira e Cala Sinzias. Poi ecco i dieci chilometri di distesa sabbiosa di Costa Rei. Superato Capo Ferrato, costeggerai le spiagge ‘bronzee’di Feraxi e Colostrai e gli stagni del Sarrabus a ridosso del litorale. Il percorso alternativo, ‘interno’, parte direttamente da Cagliari e passa dall’ex 125: più ci si inoltra in questa strada, più si torna indietro nel tempo. Curve e saliscendi lambiscono il parco dei Sette Fratelli, tra cime di mille metri e foreste, paradiso per appassionati di mountain bike. Da San Priamo riparte la strada costiera per Muravera, principale centro del Sarrabus, e poi per Villaputzu, dove ammirerai spiagge come Porto Corallo e Cala Murtas. Da qui attraverserai il pianeggiante Salto di Quirra e ti troverai di fronte i Tacchi d’Ogliastra.

Gairo Vecchio - Ogliastra
Ogliastra in mountain bike
la costa ogliastrina in bici, esperienza indimenticabile

Al termine di un lungo rettilineo il primo paese ogliastrino sulla tua strada è Tertenia. Poi è la volta delle marine di Gairo santElena, con Coccorocci e su Sirboni, di Cardedu e di Bari Sardo. Arriverai a Tortolì costeggiando la meravigliosa Cea e il Lido di Orrì: meritano una sosta prima di ripartire verso una delle aree più suggestive della costa est. La direzione è Baunei, nel cui territorio gli speroni calcarei del Gennargentu si affacciano direttamente sul mare del golfo di Orosei. Potrai fare una deviazione per la borgata marinara di Santa Maria Navarrese. Sulla 125, la ‘strada maestra’, è in arrivo il tratto più impegnativo: la salita sino al passo di Genna Silana, oltre i mille metri. Poi la meritata discesa, 25 chilometri di curve sino a Dorgali, borgo abbarbicato a quasi 500 metri d’altezza, ma a soli otto chilometri dal mare. Variante prima dell’ingresso in paese, è la visita alla rinomata frazione di Cala Gonone. Ci arriverai attraverso una scenografica galleria e cinque chilometri di tornanti. A Dorgali farai una sosta tra archeologia e natura: villaggi nuragici di Serra Orrios e di Tiscali, tomba di Giganti sEna e Thomes, grotte del Bue marino e di Ispinigoli.

Orosei in bici
Veduta da Tiscali in mountain bike
inimitabili paradisi costieri, monumenti naturali e attraenti parchi

Un ‘tirante’ centrale porta da Dorgali nel cuore della Sardegna, addentrandosi ai piedi degli impervi pendii del Supramonte, caratterizzato da canyon, picchi rocciosi, grotte e monumenti naturali come la voragine di su Sercone e la sorgente di su Gologone. L’itinerario attraversa Oliena, dominata dal monte Corrasi, per giungere fino a Nuoro, poi a Mamoiada, il centro di Mamuthones e Issohadores, e Orgosolo, borgo dei murales. Proseguendo sulla 125, invece, andrai in direzione delle Baronie. Prima tappa è Orosei, dove visitare la marina, Cala Osalla, Cala Liberotto e l’oasi di Bidderosa, cinque chilometri di distesa di sabbia sottile contornata da una foresta costiera e lagune formate dalla foce del Cedrino. Si aggira il monte Tuttavista e si passa da Galtellì, borgo meta di pellegrinaggi. Più a nord lungo un suggestivo itinerario costiero incontrerai le bellezze di Siniscola, da Capo Comino a La Caletta sino a Bèrchida, dune di sabbia bianca, macchia mediterranea e uno stagno a ridosso. Dalla frazione di San Giovanni, lungo la provinciale 24, arriverai a Posada, borgo medievale arrampicato su una collina e sormontato dal castello della Fava. A pochi passi imperdibile un’escursione nell’oasi di Tepilora, sito Unesco, ideale per amanti di trekking, mountain bike e kayak.

Biking sulla costa centro-orientale
Biking in Gallura
l’imponente Tavolara fa da quinta all’arrivo a Olbia

Un’altra deviazione alla scoperta delle Baronie. La direzione è Lula, tra colline e il rilievo calcareo del Montalbo. In mountain bike potrai visitare grotte calcaree, pinnettos (antichi rifugi dei pastori), eredità preistoriche e resti di archeologia mineraria, come sos Enattos. Da Lula un tratto agevole porta a Bitti, celebre per sito nuragico su Romanzesu e museo del canto a Tenore, patrimonio immateriale dell’Unesco. Ritornando alla dorsale costiera, poco più di dieci chilometri separano Posada e Budoni, bellissima ‘porta’ della Gallura. Altri 13 chilometri di statale 125 ‘accompagnano’ sino a San Teodoro, attraversando le sue attrazioni, da lIsuledda a La Cinta, da Puntaldìa alla laguna, da Lu Impostu a Cala Brandinchi. La strada procede con vista sull’area marina di Capo Coda Cavallo: l’imponente montagna calcarea di Tavolara affiora dal mare e fa da sfondo all’arrivo a Olbia.