Nel suggestivo scenario ‘vulcanico’ del parco del Monte Arci, in prossimità del 'picco' basaltico di sa Punta e’ Santu Marcu, nel territorio di Morgongiori, si apre sa grutta ‘e is caombus (grotta dei colombi), una ‘frattura’ nella roccia - tecnicamente diaclasi - che si insinua nelle profondità della terra. La fenditura, lunga 150 metri e larga un metro e mezzo, è nota agli archeologi da metà XX secolo: i primi che ne varcarono l’ingresso e discesero il dirupo, arrivati al fondo della spaccatura, rimasero stupefatti: trovarono, perfettamente conservata, una scalinata in pietra basaltica, squadrata e larga un metro, composta da tre rampe, due visibili (di 24 e 22 gradini), la terza coperta da detriti, intervallate da due pianerottoli. La gradinata si insinua lungo la spaccatura, in “un sotterraneo ramificato in camminamenti stretti e tortuosi”, come lo definì il ‘padre’ dell’archeologia sarda Giovanni Lilliu.