Un dipinto sull’altare e la statua nella cappella a lui dedicata, oltre che una terza opera esposta al museo Diocesano di arte sacra, raffigurano San Michele, patrono della città, nell’atto di vincere Satana. A lui è intitolato uno degli edifici cristiani più caratterizzanti di Alghero, in centro storico. La chiesa è attestata dal 1364, poi tra 1503 e 1593 fu cattedrale pro tempore, in attesa dell’ultimazione di Santa Maria. L’aspetto attuale è un rifacimento del XVII secolo: iniziato nel 1612, subì una svolta quando il vescovo Bacallar diede la struttura in gestione ai gesuiti, che ci stabilirono anche il collegio. L’architetto Domenico Spontorno - autore di cattedrale di Ales e ricostruzione di quella di Cagliari - si occupò del progetto creando uno degli esempi più significativi di stile barocco in Sardegna (1675).