Nel suo mirabile paesaggio si alternano pianura e colline ricoperte da rigogliosi boschi di lecci, sughere, carrubi e folta macchia mediterranea, che ospitano, martore e mufloni, aquile reali e falchi. Triei è un paese di quasi mille e 200 abitanti dell’Ogliastra nord-orientale, il cui nome deriva da tereiu: in primavera le sue campagne si vestono del giallo intenso dei fiori di ginestra (in campidanese terìa). L’agricoltura è il settore trainante, specie la viticoltura da cui deriva un ottimo cannonau. Rinomata è anche l’apicoltura: si ottengono pregiate qualità di miele, tra cui quello amaro di corbezzolo. La cucina è caratterizzata da prodotti genuini e antiche ricette: culurgiones, macarrones de busa, pistoccu incasau, is tacculas col mirto, arrosti di agnello, capra e maialetto. Fra i manufatti artigianali spiccano tappeti e copriletti tessuti col telaio a mano, cestini di vimini e arresojas in osso.

Il paese compare per la prima volta in un documento del 1316. In un testo del 1227, è citato un altro villaggio, poi scomparso, nell’altopiano di Osono, a pochi passi dal paese, da cui la visuale si estende sino alla costa. Accanto, ha resistito al tempo, invece, l’imponente tomba di Giganti di Osono, struttura sepolcrale di oltre venti metri, riportata alla luce intatta nel 1989.