Si adagia su un altopiano calcareo all’interno di un territorio collinare, ricoperto di arbusti di macchia mediterranea e intervallato da fertili valli bagnate dagli affluenti del rio Mannu. Tissi è un centro di duemila e 400 abitanti, a otto chilometri da Sassari, dove si parla il logudorese settentrionale. L'economia locale è basata su allevamento e coltivazioni di vigneti, da cui deriva un eccellente vino cagnulari, e oliveti, da cui proviene un ottimo olio d’oliva. L’abitato è caratterizzato da case basse che si affacciano su strade regolari. Sulla via principale sorge la chiesa di santa Vittoria, festeggiata a metà maggio. Dell’originaria costruzione romanica a navata unica di dimensioni modeste, rimane la facciata, costruita con blocchi di calcare tagliati a spigolo vivo che realizzano dei filari regolari. Poco distante c’è la parrocchiale di sant'Anastasia, risalente al secondo XII secolo. Anch’essa ha subito un rifacimento nel XVII secolo, stravolgendo il precedente impianto romanico, ‘leggibile’ solo all’esterno (fianco meridionale e facciata): ne riconoscerai i tratti nei conci squadrati con decorazioni a lesene e archetti ciechi. Il portale è sormontato da un arco a tutto sesto e alterna calcare chiaro a vulcanite scura. La chiesa apparteneva in passato all’abbazia vallombrosana di san Michele di Plaiano. A fianco del campanile sorge l’oratorio di santa Croce. La patrona è celebrata a metà settembre. I due culti sono risalenti a epoca bizantina.