La vertiginosa altezza di 270 metri fa di su Sterru, la voragine a una campata più profonda d’Europa. Generatosi nel cuore dell’altopiano del Golgo (400 metri di altitudine), all’interno del territorio di Baunei, l’abisso è un luogo denso di richiami, misteri e antiche leggende, da brividi sulla pelle: si diceva fosse tana di un serpente (su scultone), la cui minaccia fu allontanata con la costruzione (XVII secolo) della vicina chiesa di san Pietro. In realtà, la cavità è habitat del mite geotritone sardo, anfibio ambientatosi qui, al quale fanno compagnia il ragno porrohomma e alcuni crostacei terrestri. In principio fu ritenuto un vulcano (nelle carte topografiche compariva come ‘Cratere vecchio’) e profondo 100-150 metri, ma la sua esplorazione completa (1957) ha svelato l’enorme abisso carsico creato da fenomeni erosivi. Sterru significa, infatti, sia ‘discesa’ che ‘scavo’, un termine comune ad altri toponimi ogliastrini e barbaricini. Oggi è esplorato solo da speleologi esperti.