Nel Medioevo era la chiesa di santa Maria, parrocchiale di Segolay, dopo la scomparsa della villa della Trexenta, nel XIX secolo era conosciuta, oltre che come Santa Mariedda (vezzeggiativo di Maria), anche come chiesa di san Nicola di Bari, attestata così da Vittorio Angius, storico ottocentesco. Una vicenda quasi millenaria, non comprovata da documenti e fatta di ricostruzioni e confusione nella denominazione, caratterizza Nostra Signora della Neve, il santuario più antico di Senorbì. Fu realizzato presumibilmente nell’ultimo quarto del XIII secolo in stile romanico con conci d’arenaria squadrati disposti ordinatamente: sembra che l’originario impianto avesse un’abside semicircolare e aula a navata unica, coperta a capriate lignee. Poi subì varie opere di restauro, tra cui ricostruzione del soffitto e ampliamento dell’aula.