“Tu hai gli occhi azzurri, i piedi e le mani che sembrano culle: sì, in verità santa, le culle di sughero, appese con corde di pelo alle travi delle case di Onanì, sono più piccole delle tue mani”. Il piccolo borgo ricordato nel passo di Grazia Deledda, si erge a 500 metri d’altitudine, a metà strada tra Bitti e Lula, in mezzo a colline ricoperte di boschi di roverelle e macchia mediterranea, accanto alla catena del monte Albo. Domina un paesaggio suggestivo: vicino si stendono i salti di Mamone, dove nidifica l’aquila reale, e i pascoli della valle del riu Mannu.