Non è primavera senza Monumenti Aperti

Bastione Saint Remy - Cagliari

Non è primavera senza Monumenti Aperti

In Sardegna giornate lunghe e luminose per visitare tesori architettonici e scoprire luoghi inaspettati
Porte aperte alla cultura e alla bellezza senza tempo

Magnificenza artistica, memoria storica, identità culturale e senso di comunità: Monumenti Aperti è la più grande ‘mobilitazione’ popolare di tutela, valorizzazione e promozione dei beni culturali in Sardegna. L’edizione 2023, la 27esima, si articola nell’arco di cinque fine settimana, dal 6 maggio al primo weekend di giugno, durante i quali si apriranno centinaia di luoghi di cultura: musei e siti archeologici, chiese ed edifici storici, monumenti naturali e parchi. Ogni comunità ‘si racconta’ attraverso itinerari letterari e percorsi nell’architettura urbana, in borghi e città segnate da secoli di avvicendamenti al potere. Volontari e studenti saranno pronti a guidarti in un viaggio attraverso la bellezza che attraversa i millenni, sino nel passato più lontano, tra i resti di antiche civiltà. Non a caso, il titolo di questa edizione è 'Pratiche di meraviglia'.

Miniera di Monteponi - Iglesias
alla riscoperta di un inestimabile patrimonio storico-culturale

Un inestimabile patrimonio materiale (e immateriale) distribuito nel territorio di ben 60 Comuni, dei quali sette aderiscono per la prima volta. Tra questi, Stintino, ‘custode’ di una delle spiagge più iconiche, La Pelosa. Nel Sassarese esordio anche per Chiaramonti e Monteleone Rocca Doria, entrambi legati alla storica famiglia genovese. In Barbagia, la new entry è Aritzo, mentre in Ogliastra, a far ‘compagnia’ a Tertenia arrivano i tesori naturalistici e archeologici di Triei, tra i quali spicca la tomba di Giganti di Osono. Nell’Oristanese, Monumenti Aperti accoglie per la prima volta Gonnostramatza, dove incontrerai i pirati del museo Turcus e Morus, e Ardauli, borgo ‘affacciato’ sul lago Omodeo.

Piazza Eleonora d'Arborea - Oristano
l’Isola raccontata attraverso lo spirito autentico delle sue comunità

Tra i luoghi ‘storici’ della manifestazione non può mancare il capoluogo: Cagliari mette in mostra testimonianze di vicende millenarie, dalle radici fenicie alle vestigia di età romana, dalle fortificazioni medievali fino ai palazzi più recenti, elegantemente incastonati nel tessuto cittadino. L’hinterland cagliaritano non è da meno: presenti Elmas, Monserrato, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro e Quartu Sant’Elena, con i loro edifici storici, santuari e aree archeologiche, come il nuraghe Diana, ‘sentinella’ sul mare quartese. Restando nel basso Campidano, tornano paesi ricchi di storia e tradizioni come Decimoputzu, Monastir, San Sperate, Ussana e Villasor.

Veduta panoramica -  Gavoi

A volte cultura fa rima con paesaggio, come tra i romantici bastioni di Alghero, attorno alla quale ti attendono misteriose e affascinanti eredità del passato prenuragico e nuragico dell’Isola, e a Sassari, che all’offerta degli edifici storici cittadini aggiunge anche il ‘Viale della Rimembranza', vero e proprio 'monumento verde'. Non poteva che snodarsi tra mare e miniere la proposta del Sulcis, dove a Iglesias e Carbonia si aggiungono le ‘perle’ isolane SantAntioco e Carloforte. A proposito di mare, aprono le loro porte anche Pula e Villasimius, mentre il Sarrabus è rappresentato da Villaputzu. Ampia la proposta del Medio Campidano: partecipano Nuraminis, Samatzai, San Gavino Monreale, Sanluri e Serramanna. Spostandoti a ovest, ti immergerai negli scenari punteggiati di boschi, cascate e villaggi minerari di Arbus, Guspini e Villacidro.

Basilica di san Gavino - Porto Torres
piccoli centri che custodiscono grandi 'gioielli' architettonici

Natura in primo piano anche ai piedi delle scenografiche giare, in Marmilla, protagonista con Genuri, Lunamatrona, Siddi, Tuili e Villanovafranca, dove spicca il nuraghe Su Mulinu. Poco più a ovest, farai un emozionante viaggio nel tempo a Sardara: l’età nuragica è rappresentata dal santuario di SantAnastasia, mentre le testimonianze del territorio fino al Medioevo sono in mostra al museo Villa Abbas. A Ballao potrai ammirare il particolare tempio a pozzo di Funtana Coberta. Oristano ripropone il suo passato ‘giudicale’, mentre più a sud, si svela ai visitatori Terralba. Risalendo la costa occidentale, tappa imperdibile è Bosa, con il suo imponente castello, le storiche concerie e le chiese, tra cui San Pietro extra muros, il più antico santuario romanico sardo.

Alghero, mura

Atmosfere e suggestioni intense caratterizzano le tappe dell’interno, dove luoghi di cultura e tradizioni secolari si accompagnano a eccellenze artigianali ed enogastronomiche. Come a Gavoi, Neoneli e Ovodda. ‘Sospesi’ tra le cime del Supramonte e il mare del golfo di Orosei, ecco i monumenti di Dorgali. Nel Logudoro potrai esplorare i tesori di Ozieri, Ploaghe, Thiesi e Padria, dove spicca il nuraghe Longu. Nei dintorni di Sassari fa mostra di sé l’affascinante mix tra ambiente, cultura e storia di Ittiri, Ossi, Porto Torres e Tissi. Nel versante occidentale del Montiferru spicca Cuglieri, con l’ex convento dei cappuccini e la basilica di Santa Maria della Neve.

Veduta di Bosa dal castello di Serravalle

Approfondimenti: Monumenti Aperti

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