Spartiacque tra Campidano ed entroterra, si adagia accanto alla statale 128 (centrale sarda), riparato da due colline calcaree. Nurallao è un paese di mille e 400 abitanti del Sarcidano, territorio di confine fra le province del sud Sardegna e di Nuoro, contraddistinto da attività agropastorali e artigianali: è un rinomato centro di produzione di calce, tegole e vasi. I giacimenti di argille refrattarie e caolino attorno all’abitato, nella prima metà del XX secolo, hanno costituito una rilevante risorsa. L’attività estrattiva, ora in declino, è testimoniata dalle cave dismesse di Niachili e da varie fornaci, tra cui Funtan’e Susu, sito di archeologia industriale. Sino agli Sessanta ci fu interazione tra cave e ferrovie ‘complementari’, oggi divenute tratto della linea del Trenino Verde, che da Isili porta a Sorgono passando a fianco del San Sebastiano. Nel lago si getta il rio Sarcidano dopo aver attraversato il parco di Funtana is Arinus, tra querce, lecci e macchia mediterranea, con salti che generano le cascate su Craddaxioleddu.