È uno degli edifici medioevali di forme romanico-pisane meglio conservati dell’Isola. La chiesa di santa Maria si erge su un falsopiano, circondata da colline coltivate a vigneti e oliveti, a tre chilometri dal centro abitato di Serdiana, nel territorio storico del Parteolla, laddove tra XII e XVI secolo prosperava la villa di Sibiola. Il ‘tempietto’ campestre sorse presumibilmente attorno al 1125, costruito in pietra arenaria da maestranze chiamate dai benedettini dell’abbazia di san Vittore di Marsiglia, stabilitisi nel Campidano meridionale tra fine XI e inizio XII secolo, i quali contribuirono notevolmente allo sviluppo del villaggio rurale. La prima attestazione scritta di Santa Maria di Sibiola è più tarda (1215) e risulta tra i possedimenti degli stessi vittorini nel 1338. L’intitolazione è di pochi anni dopo.