La Nurra è una ‘miniera’ di eredità del passato, con una concentrazione di decine di siti archeologici dislocati in pochi chilometri quadrati. Uno dei più affascinanti sorge poco fuori l’abitato di Porto Torres, seminascosto, forse per continuare a proteggere i segreti che ha custodito per millenni. È la necropoli di su Crucifissu Mannu, complesso di domus de Janas scavate in un banco di roccia calcarea. Le tombe finora rinvenute sono 22, costruite a partire dal Neolitico recente (3200-2800 a.C.) e costantemente usate fino al Bronzo antico, intorno al XVI secolo a.C.

Gli ipogei sono tutti pluricellulari, composti cioè da più vani, ai quali si accede tramite un ingresso a pozzetto verticale o a dromos (corridoio) discendente. La struttura è tipica delle domus rinvenute nel Sassarese, con anticella, cella e vani che si aprono nelle pareti della cella principale.