Si adagia su una pianura fertilissima, irrorata da Flumini Mannu e altri torrenti, che ha favorito l’agricoltura sin da epoca romana, alla quale risalgono necropoli, resti di un ponte e di un insediamento vicino alla sorgente termale di s’Acqua Cotta. Villasor è un paese di settemila abitanti del Campidano meridionale, nato nel 1414 sulle rovine di Sorres (in latino ‘granaio’). Sotto la Corona spagnola fu prima contea (1537), poi marchesato (1594), oggi è uno dei centri agricoli principali del sud Sardegna: spiccano produzione e lavorazione di barbabietole da zucchero e cereali. Il centro storico conserva un’eredità del glorioso passato: il castello di Villasor, edificato nel 1415 dal feudatario Giovanni Siviller sulle rovine della chiesa bizantina di Santa Maria di Gippi, di cui si conservano marmi nel museo archeologico nazionale di Cagliari. Sorto in difesa dagli assalti dei superstiti ribelli arborensi, è una rara architettura sarda insieme civile e militare, detta anche casa-forte degli Alagon, una delle più antiche famiglie europee, cui la fortezza appartenne fino all’abolizione del feudo (1839).